Artigiani, la grande fuga da Roma: "In un solo anno chiuse 280 attività"

L'artigianato nella Capitale, a differenza della totalità delle imprese, nel secondo trimestre 2024 registra una diminuzione di 280 attività

di David Perugia
Artigiano in Fiera
Roma

L'artigianato a Roma, a differenza della totalità delle imprese, nel secondo trimestre 2024 registra una diminuzione di 280 attività rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. L'albo delle imprese a Roma si riduce da 63.294 a 63.014.

Lo riferisce in una nota la Confartigianato di Roma.

L'analisi

L'analisi in dettaglio, per settori, mostra un incremento del settore dei Servizi alla persona (+121), dei servizi alle imprese (+22), delle attività professionali (+6), della comunicazione (+21), delle costruzioni (+52) e del trasporto(+3). Il settore manifatturiero prosegue nella costante decrescita, con -357 unità produttive. L' autoriparazione decresce di 86 aziende, così come il settore della ristorazione artigiana che ne perde 63. L'analisi su un periodo più ampio 2019-2024, mostra un perdita di 3.520 attività con un decremento di 1.973 imprese nel solo settore manifatturiero. In crescita edilizia (+190) e comunicazione (+94). Segno negativo per tutti gli altri settori: -534 ristorazione artigiana, -524 autoriparazione, -257 trasporto, -104 servizi alla persona, -62 attività professionali, -61 servizi alle imprese, -16 intrattenimento.

La struttura dell'Albo

La struttura dell'albo delle imprese artigiane romane è dunque sempre più caratterizzata da una presenza del settore edile che ormai rappresenta il 41 per cento di tutte le imprese artigiane (a livello nazionale sono il 38 per cento). "Anche alla luce di questi dati, torniamo a chiedere un piano straordinario per l'artigianato di Roma e del Lazio: semplificazione amministrativa, valorizzazione dell'artigianato artistico e tradizionale, nuova politica sulle aree produttive, sostegno finanziario e politiche di sviluppo dei territori – sottolinea il presidente di Confartigianato Roma, Andrea Rotondo -. Nei prossimi giorni presenteremo alla Regione le nostre osservazioni al piano triennale dell'artigianato, in elaborazione da parte dell'assessora Angelilli, in modo da ricomprendere tutte le azioni necessarie al sostegno al settore. Unitamente a ciò, abbiamo purtroppo dovuto prendere atto che nella Definizione del Def, le risorse proprie per le attività produttive si riducono da 21 milioni del 2024 ai 4,8 milioni del 2026, rendendo impossibile qualunque intervento di sostegno all'artigianato (piano triennale) e al commercio (reti d'impresa, mercati rionali, botteghe storiche, eccetera)".

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