As Roma, caso plusvalenze: Pallotta a rischio processo. Salvi i Friedkin
La Procura di Roma ha chiuso le indagini sulle plusvalenze dell'As Roma: a rischio James Pallotta, Mauro Baldissoni e altri dirigenti
La Procura di Roma ha chiuso le indagini sulle plusvalenze dell'As Roma. In base a quanto si apprende rischiano di finire sotto processo la vecchia gestione del club giallorosso guidata da James Pallotta, Mauro Baldissoni e altri dirigenti.
Un durissimo colpo per la società che potrebbe rischiare dalla procura federale una forte penalizzazione,
Chiusura indagini
Nell'atto di chiusura degli accertamenti non compaiono l'attuale presidente e vicepresidente della Roma Dan e Ryan Friedkin. Questo anche perché la nuova società ha voluto certificare i bilanci da uno staff di notai chiedendo l'esclusione da eventuali pendenze o irregolarità gestionali non presenti sui libri contabili.
L'accusa della Procura
La Procura di Roma ha indagato sull’intero parco dirigenti delle ultime due gestioni societarie, quindi su Pallotta, Dan e Ryan Friedkin, ma anche i loro amministratori, da Gandini a Baldissoni, da Fienga a Berardi, fino ai direttori amministrativi Malknecht e Francia. L'accusa era basata su "fatti materiali non rispondenti al vero o omissione di fatti rilevanti al fine di conseguire ingiusto profitto”, con operazioni di mercato chiuse per "importi notevolmente maggiorati o comunque non rispondenti al valore di mercato al fine di creare fittizie plusvalenze”.
I cartellini nel mirino
Le operazioni sotto accusa si riferiscono al periodo della gestione Pallotta: Marchizza, Frattesi, Tumminello e Luca Pellegrini in uscita e Defrel, Spinazzola e Cristante in entrata. Per la gestione Friedkin erano finiti sotto accusa gli affari Cetin, Cancellieri, Diaby e Kumbulla, ma la novità assoluta è appunto l’esclusione dal fascicolo sulle plusvalenze di Dan e Ryan Friedkin, rispettivamente presidente e vicepresidente del Cda giallorosso.