Atac, “alle Canarie ho una collega, gestisce un b&b”. Nuovi veleni e dossier

Il "corvo" delle ex Ferrovie concesse scrive alla Procura di Roma per denunciare sprechi e disservizi. La lettera

Roma
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Atac, si riapre la stagione dei veleni. Il corvo che racconta le presunte nefandezze aziendali, gli sprechi, i padrini politici, i dipendenti in malattia in vacanza a gestire un b&b alle Canarie, colpisce ancora. Ecco il dossier dei veleni spedito da un sedicente “coordinamento lavoratori Roma-Viterbo alla Procura di Roma, alla Corte dei Conti all'amministratore unico di Astral e ai sindacati.

Nel mirino del dossier intriso di accuse e veleni finisce una dirigente della linea Roma-Viterbo, accusata dal corvo di essere la principale responsabile dei disservizi e del conseguente falò di denaro pubblico. Veleni e vetriolo, che come sempre gettano fango nei momenti di cambiamento.

Atac dei veleni: montagne di accuse spedite anonimamente in Procura

E via con le accuse: “La dirigente ha da sempre utilizzato la vettura aziendale per uso personale per il viaggio da casa a Saxa Rubra, pretendendo e ordinando a una decina di lavoratori di essere accompagnata a casa con il mezzo aziendale, anche se avevano qualifiche diverse”. Non basta. L'avvelenatore elenca una serie di dipendenti utilizzati per fare la spesa, con presunta copertura della dirigente. Dulcis in fundo, secondo il misterioso accusatore, la dirigente sarebbe anche la manovratrice di un'associazione di utenti che denuncerebbe carenze e sprechi su tutte le linee ex concesse tranne che su quella gestita dalla dirigente”.

E nel pieno rispetto della regola che in Atac qualsiasi stravolgimento genera anticorpi, il corvo si dà alle previsioni: “Sarà lei a diventare dirigente del movimento in Astral, “perché troppo forti e potenti sono i politici che orbitano in torno a lei. Se così fosse non ci arrenderemo”.