Brucia la Corsica: morte cerebrale del leader indipendentista, in piazza Roma

Domenica alle 13 a Torre Argentina, manifestazione di solidarietà col popolo corso. In Corsica la protesta sfida l'antisommossa spedita da Parigi

Roma
Condividi su:

Domenica 13 marzo ore 11.00 si terrà a largo di Torre Argentina angolo Via S. Nicola de' Cesarini una manifestazione di solidarietà e sensibilizzazione alle istanze storicamente espresse dal popolo Corso ed oggi nuovamente riproposte.

É una manifestazione apartitica e apolitica organizzata da cittadini Italiani che hanno a cuore le richieste di libertà e di giustizia dei fratelli Corsi e le sorti della Corsica.

Previsto uno striscione con un messaggio coerente con le rivendicazioni di diritti civili per il popolo Corso che dal 1768 difende la propria identità e ne chiede alla Francia il riconoscimento. In questi giorni in Corsica si susseguono manifestazioni di protesta contro lo Stato francese come da anni non si vedevano sull’isola.

La miccia accesa dal tentato omicidio di Yvan Colonna

Questa volta la miccia è partita a seguito del tentato omicidio ai danni di Yvan Colonna nazionalista Corso nel carcere di Arles, ad opera di uno Jihadista a seguito del quale 15.000 persone hanno sfilato per le vie di Corti l’antica Capitale dell’isola con in testa gli studenti. Di seguito a Calvi, Ajaccio, Portovecchio la gente è scesa in strada. La risposta delle autorità francesi è stata violenta e repressiva con lo schieramento del CRS il corpo di polizia anti sommossa addestrato alle tecniche di anti guerriglia. Le immagini diffuse testimoniano la violenza.

I Corsi chiedono da sempre il riconoscimento della propria identità, la liberazione dei prigionieri politici, l'ufficializzazione del bilinguismo (come da noi in Valle d’Aosta e in Alto Adige) oggi pervicacemente negati dalla Francia.

Ecco cosa è successo a 80 chilometri dall'Italia

Il 3 marzo Yvan Colonna, il pastore indipendentista corso, è ricoverato nell’ospedale di Arles in stato di morte celebrale. Colonna, che stava scontando l’ergastolo nel carcere della cittadina francese, è stato aggredito a coltellate da un altro detenuto Jihadista. Le sue condizioni sono gravissime e non lasciano speranze.

Il 4 marzo i marittimi di Ajaccio hanno impedito lo sbarco di truppe speciali della polizia da un traghetto proveniente da Tolone che è ripartito con uomini e mezzi imbarcati per la Francia. Ne sono arrivati altri in aereo e per nave a Isola Rossa. Il 6 marzo 20.000 Corsi hanno sfilato per le vie di Corti. La gendarmeria ha bloccato l’accesso ad una piazza con reti metalliche e sono partiti gli scontri.

Ajaccio ogni giorno vede scontri tra giovani e forze antisommossa come dalle foto che ti invio Il 13 alle ore 15 si terrà una grande manifestazione a Bastia.

I Corsi hanno abbandonato da anni la lotta armata e hanno scelto la via democratica per ottenere il riconoscimento dei propri diritti. L’assemblea regionale è a maggioranza nazionalista/regionalista e non trova alcuna concreta forma di dialogo con lo stato francese. A ciò si aggiunge una precaria situazione economica soprattutto le nuove generazioni che non trova sostegni idonei dallo stato francese.