Campo largo, il rogo di Roma: volano gli stracci tra M5S e Pd. L'accusa: “Ossessione termovalorizzatore”

Il deputato “contiano” Alfonso Colucci spara a zero contro Gualtieri. Poi Meleo sogna un patto con Cgil e De Santis “spara”. Marmellata Movimento

Roma

Campo largo con Pd, M5S e Calenda? Potrebbe essere possibile ovunque tranne che a Roma. Qui il deputato vicino a Conte, Alfonso Colucci spara a zero contro il sindaco e il Pd, almeno quello romano.

“Dopo tre anni in Campidoglio, quella di Gualtieri si sta distinguendo come la giunta che più di tutte agisce in sfregio ai cittadini, senza trasparenza né alcuna forma di meccanismo partecipativo che coinvolga i romani – scrive Colucci in una nota - Se l’inceneritore rimane l’ossessione principale del sindaco, opera peraltro assente nel suo programma elettorale come ha specificato il collega di Avs Zaratti, registriamo un disarmante immobilismo sul fronte del potenziamento della raccolta differenziata e zero iniziative per intensificare cicli virtuosi di economia circolare”.

Sporcizia e cemento

Ancora Colucci: “Così la città resta sporca, e la giunta può andare avanti con la sua propaganda pro-inceneritore, che i cittadini non vogliono e che sarà pronto chissà quando. In mezzo a tutto questo, assistiamo sconcertanti al festival del cemento in città: il Giubileo si sta rivelando una ghiotta palla al balzo per dare un altro colpo d’acceleratore al consumo di suolo. Tutto ciò utilizzando i poteri commissariali “pensati” per l’evento del prossimo anno anche ben oltre, a partire proprio dall’inceneritore. In barba alle parti sociali, agli stakholders e anche all’Assemblea capitolina, Gualtieri va avanti a testa bassa in barba ai segnali di malcontento che ogni giorno la città gli manda. In campagna elettorale, nel 2021, aveva promesso tutto il contrario”.

A sorpresa Linda Meleo invece apre alla Cgil e al dialogo

E' rottura definitiva? Neanche per sogno, perché in ossequio al pluralismo stellare del Movimento c'è chi invece si avvicina al Pd, transitando per la Cgil. E' il caso del consigliere Linda Meleo, presidente del Gruppo consiliare e vicinissima a Virginia Raggi che, sempre con una nota redatta e pastorizzata dalla Comunicazione del Movimento, si schiera col sindacato sui possibili ritardi per il Giubileo. E “apre”. Apre col dialogo e propone addirittura un'alleanza romana: “Ci uniamo all'appello del sindacato per avviare un confronto serrato tra l'amministrazione capitolina e le parti sociali e produttive: solo attraverso il coinvolgimento delle energie vive di Roma sarà possibile correggere la rotta e trasformare i disagi in opportunità".

Invece De Santis, della Civica Raggi, "affonda" sulla Scuola

Giusto il tempo di registrare l'affettuosità della Meleo nei confronti del sindaco e del sindacato che le Stelle tornano a parlare al plurale, seguendo ciascuna una sua traiettoria. Quella di Antonio De Santis, capogruppo della Civica che porta il nome di Virginia Raggi, arma il bazooka contro Gualtieri: “Come avevamo già annunciato prima della pausa estiva, a breve Nidi e Scuole dell’Infanzia capitoline riapriranno i battenti e subito piomberanno nel caos.

Le scuole, nei fatti, riapriranno in una situazione peggiore di quella in cui si trovavano soltanto pochi mesi fa. La grave carenza di personale e la miope mancanza di investimenti nel settore 0-3 stanno portando il settore al collasso. L'unica carezza, da parte del Sindaco, arriva nei confronti dei privati ai quali la Giunta ha recentemente ‘regalato’ un aumento del numero delle possibili convenzioni. Ed ecco che il nostro dubbio di qualche mese fa diventa oggi sempre più fondato: Gualtieri e i suoi assessori vogliono picconare il servizio pubblico per lasciare spazio alla rete dei privati? Una manovra che ci saremmo aspettati da altri, non certamente da una maggioranza di sinistra, e alla quale ci opporremmo con forza in tutte le sedi possibili”.

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