Caritas, gli studenti dell'istituto agrario Garibaldi diventano volontari

Un uovo modello educativo, quello che vuole proporre il percorso di volontariato pensato dall’Istituto tecnico agrario “Garibaldi” insieme alla Caritas di Roma

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I ragazzi del Garibaldi per la Caritas
Roma

Toccare con mano le fragilità delle persone, come la povertà e le dipendenze. È nuovo modello educativo, quello che vuole proporre il percorso di volontariato pensato dall’Istituto tecnico agrario “Garibaldi” insieme alla Caritas di Roma.

La sigla del protocollo è stata apposta da Ambarus Benoni, vescovo ausiliare di Roma delegato per la Carità, che benedirà il laboratorio frantoio e i macchinari agricoli.

Formazione per l'Istituto

"La condizione di degrado culturale e la deriva di malessere psicologico e di solitudine che affligge le nuove generazioni, le cui relazioni sempre più evanescenti e virtuali, distaccano dal vero senso della vita, acuiscono il non senso della stessa, compromettendo lo sviluppo di relazioni sociali di accoglienza dell’altro, di collaborazione e di attenzione verso il territorio in cui si abita. Per questo ai ragazzi del Garibaldi si offrono modelli diversi, inclusivi, solidali verso l’alterità", dichiarano dall’Istituto. Lo testimonia, tra le altre cose, anche la presenza, mercoledì 20 dicembre, di circa 600 ragazzi del Garibaldi all’udienza generale di Papa Francesco, in Aula Paolo VI.

La cerimonia

Alla cerimonia di firma del protocollo saranno presenti anche Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma, e Rosario Chiarazzo, direttore dell’Ufficio scuola del Vicariato. Ci sarà un momento di raccoglimento e una commemorazione in aula magna in ricordo di Emanuele, studente deceduto pochi giorni fa in circostanze dolorose.