Casal Selce, i comitati contro il Biodigestore bloccano il sopralluogo

Sale la tensione a Casal Selce, zona in cui il Comune di Roma è intenzionato a costruire uno dei due biodigestori. Ira di Fratelli d'Italia

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Protesta di comitati a Casal Selce
Roma

Sale la tensione a Casal Selce, zona in cui il Comune di Roma è intenzionato a costruire uno dei due biodigestori previsti per rendere la Capitale autonoma nello smaltimento dei rifiuti. Dopo la pubblicazione della gara Invitalia avvenuta nelle scorse settimane, una delle ditte interessate aveva in programma un sopralluogo necessario per i successivi sondaggi preliminari.

Ma il tam tam tra i comitati ha scatenato una protesta vibrante che ha impedito anche l'accesso ai terreni da parte dei tenici.

La protesta dei comitati

Una visita di routine, in presenza di personale Ama, nel corso della quale però i comitati, sin dall'inizio contrari all'opera, si sono fatti trovare sul posto. Poco prima delle 9 però dieci persone hanno inizialmente impedito l'ingresso del personale Ama e della ditta interessata a eseguire i lavori. Nessuna azione violenta, ma un blocco risolto solo grazie all'intervento della polizia di Stato che, dopo un dialogo con i presenti, ha convinto a desistere. Una sola persona, un 71enne, è stata portata in commissariato. L'uomo si era incatenato e aveva opposto resistenza, prima di liberarsi autonomamente. Identiticato, a suo carico non sono stati presi provvedimenti. Secondo quanto si apprende, alla base della protesta ci sarebbe stata l'assenza di autorizzazioni a entrare nel terreno, attualmente ancora coltivato da un contadino che, secondo i comitati, non sarebbe stato preventivamente informato del sopralluogo. 

Il progetto dei due biodigestori 

I due biodigestori pubblici di Ama, lo ricordiamo, nelle intenzioni del Comune dovrebbero sorgere a Casal Selce nel municipio XIII e a Cesano Osteria Nuova nel municipio XV. Tante le proteste sui territori portate avanti a partire già dai primi annunci che risalgono oramai all'era Raggi. A Casal Selce i comitati sono sulle barricate e lo scorso 19 marzo hanno accolto l'assessora Sabrina Alfonsi a suon di fischi, parlando di "razzismo ambientale". 

I due bandi

Entrambi i bandi, dal valore di 100 milioni di euro l'uno, comprendono la progettazione, realizzazione e gestione per 12 mesi degli impianti, con termine ultimo fissato per il completamento dei lavoro e delle installazioni impiantistiche al 1 giugno 2026. Tratteranno in totale 200mila tonnellate di rifiuti organici, prevedendo da essi la produzione di biometano e ammendante compostato misto. Come specificato dallo stesso Gualtieri, resta fuori una quota da trattare, per la quale Ama sta cercando di acquistare un terreno dove realizzare un terzo biodigestore. 

Ira di Fratelli d'Italia

I rappresentanti di  FdI del Municipio XIII, Marco Giovagnorio ed Eleonora Nalli, appresa la notizia, attaccano: "Registriamo con sgomento la nota rilasciata da AMA relativa al ritardo di un sopralluogo, programmato per questa mattina, nel sito destinato al biodigestore di Casal Selce. Abbiamo appurato, insieme ai comitati presenti, che gli operatori AMA, nel voler accedere al terreno, non solo non esibivano nessun documento autorizzativo, ma non avevano neanche informato il contadino che coltiva, da anni, quel fondo. Questo atteggiamento arrogante, da parte di chi sta gestendo l’iter del biodigestore, non fa che inasprire gli animi di chi vive un territorio martoriato dall’incubo dei rifiuti. Bene hanno fatto i cittadini a manifestare pacificamente il loro dissenso. Mi auguro che l’amministrazione del Municipio XIII, in merito a questa vicenda, si schieri, per una volta, a favore dei cittadini di Casal Selce".