"Cibo per cani scadente": allarme dissenteria nei canili gestiti dal Comune
Flavia De Gregorio (Azione): "Interrogazione urgente al sindaco Gualtieri. Cani lasciati persino senza cibi medicali"
Gli animalisti sono in rivolta da giorni. Decine di cani ospitati nei canili del Comune di Roma sono stati presi da attacchi di dissenteria. Il motivo? Secondo l'opposizione in Campidoglio è stata acquistata una "partita di cibo per cani scadente".
Il caso
Una situazione che sta creando non pochi problemi. "Stiamo assistendo - tuona Flavia De Gregorio, capogruppo di Azione in Campidoglio - a continui casi di cani affetti da dissenteria cronica, in evidente stato di abbattimento e con una diagnosi il cui quadro clinico evidenzia una alimentazione scorretta. Questa la situazione sanitaria degli animali ospitati nei canili comunali di Muratella e Ponte Marconi. Per fare luce su cosa sta accadendo all’interno di queste strutture e sulla qualità del cibo a loro somministrato, ho appena presentato una interrogazione urgente: il proprietario dei cani presenti nei canili di Roma è il Signor Sindaco e da lui pretendo delle spiegazioni".
Mancano persino i medicinali
"Secondo la gara attualmente in vigore è responsabilità del gestore della struttura acquistare il cibo richiesto dal direttore sanitario del canile - continua la consigliera di Azione - a quanto pare, però, da anni le richieste dei veterinari non vengono evase e agli animali ospitati non vengono somministrati né cibi medicali, nel caso di patologie, né cibo standard di qualità. Impossibile anzi stabilire la provenienza dell’alimentazione distribuita: sulle confezioni del cibo utilizzato, la cui marca non compare neanche in rete, manca addirittura il luogo di produzione. Ma non è tutto: il 6 agosto prossimo sarà aggiudicata la nuova gara triennale e, stando a voci insistenti, dovrebbe arrivare una riconferma dell’attuale gestore. Una ragione in più per sapere se che tipi di controlli ha effettuato finora il Dipartimento Ambiente e se sono state predisposte opportune sanzioni. Non si pensi che solo perché gli animali non hanno voce, si possa giocare sulla loro pelle".