Cinghiali e peste suina, è emergenza nazionale. Coldiretti: “Vanno ridotti”

In piazza Santi Apostoli Prandini, Coldiretti: “Sulle strade 13 vittime e 261 feriti per incidenti coi cinghiali

(Fonte: IPA)
Roma
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Cinghiali e peste suina, cinghiali e allarme sicurezza nelle aree urbane. Per Coldiretti in piazza a Roma per un blitz che chiede di ridurre il numero degli esemplari, dando vota a una gigantesca mattanza.

L'allarme doppio lo ha lanciato il presidente Ettore Prandini, spiegano alla piazza di allevatori e agricoltori, che non c'è solo la peste suina, ma è allarme per la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa”.

Secondo Coldiretti, “i branchi si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma viene compromesso anche l'equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale. L'invasione di vie e piazze da parte dei selvatici viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza, tanto che oltre otto italiani su 10 (81 per cento), secondo l'indagine Coldiretti/Ixè, pensano che vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero anche perché un italiano adulto su quattro (26 per cento) si è trovato faccia a faccia con questi animali.Normale

Cinghiali e fauna selvatica in generale sono un problema per il 90 % degli italiani

Secondo l'indagine Coldiretti/Ixè la fauna selvatica rappresenta un problema per la stragrande maggioranza dei cittadini (90 per cento) considerato poi che nell'ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi a causa dell'invasione di cinghiali e animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla, secondo l'analisi di Coldiretti su dati Asaps. Negli ultimi dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81 per cento) sulle strade provinciali secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat.

I numero dello studio Coldiretti sui cinghiali

Il 69 per cento degli italiani ritiene che i cinghiali siano troppo numerosi, mentre c'è addirittura un 58 per cento che li considera una vera e propria minaccia per la popolazione, oltre che un serio problema per le coltivazioni e per l'equilibrio ambientale come pensa il 75 per cento degli intervistati. Il risultato e' che oltre sei italiani su dieci (62 per cento) ne hanno una reale paura e quasi la metà (48 per cento) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata dai cinghiali.

Alla domanda su chi debba risolvere il problema, oltre le metà degli italiani (53 per cento) è dell'opinione che spetti alle Regioni, mentre per un 25 per cento è compito del governo e un 22 per cento tocca ai Comuni. In tale scenario anche l'Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa) ha lanciato un appello agli Stati dell'Unione europea chiedendo misure straordinarie per evitare l'accesso dei cinghiali al cibo e ridurne del numero di capi per limitare il rischio di diffusione della peste suina africana (psa) che colpisce gli animali ma non l'uomo.

"La maggioranza degli italiani considera l'eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull'economia e sul lavoro, specie nelle zone piu' svantaggiate", denuncia il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nel sottolineare l'esigenza "di interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazionale".

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