Coldiretti e Giunta Rocca: c'eravamo tanto amati. Il divorzio sui cinghiali

Il leader David Granieri e l'affondo polemico contro FdI : “Si stanno impegnano per risolvere l'emergenza cinghiali? Ottima notizia”

(Fonte: IPA)
Roma

Scene da un Divorzio all'italiana: dopo un anno e mezzo di amore a “prima zappa” e turbati dai trattori in marcia, la Coldiretti e la Regione Lazio sull'orlo di una crisi di nervi e pronti a chiudere una stagione d'amore. Il delitto d'onore è quello dei branchi di cinghiali che devastano le campagne per i quali i custodi della terra rappresentati da Coldiretti Lazio, avevano chiesto a gran voce una campagna di “sterminio selettivo”.

E che ha fatto la Regione di Francesco Rocca e dell'assessore Giancarlo Righini: hanno promesso e auspicato, mettendo i cinghiali tra le “priorità” della Giunta, sino a quando il leader di Coldiretti, David Granieri ha perso la pazienza e ha tuonato: “La Giunta Rocca si sta impegnando per risolvere il problema dei cinghiali? Ottima notizia”, una dichiarazione che contiene due elementi: l'ossessiva e vacua ripetitività con cui la Giunta dichiara “priorità” ogni materia di competenza e il “tradimento” degli agricoltori.

David Granieri: "Avevamo chiesto un intervento risolutivo"

Spiega con ironia e “acume politico” il numero 1 degli agricoltori del Lazio: “Granieri: “Avevamo chiesto a gran voce un intervento risolutivo lo scorso 13 giugno al confronto organizzato da Coldiretti Lazio all’Auditorium Parco della Musica. “Auspichiamo un intervento risolutivo per l’emergenza cinghiali, che da vent’anni non viene affrontata. Un’emergenza che continua quotidianamente a mettere a rischio prima di tutto la sicurezza dei cittadini, con incidenti anche mortali, come quello avvenuto a Roma il mese scorso, oltre a provocare ingenti danni all’agricoltura. Esiste la possibilità di un adeguamento secondo la normativa nazionale nel rispetto della sicurezza”.

Per le aziende agricole 10 mln di euro di danni

+Dunque, secondo Granieri, la strada per battere il potere dei cinghiali c'è ma da Regione Lazio la risposta è sempre la stessa: “Una priorità”. Così si prepara il divorzio: “Un intervento da noi fortemente sollecitato – prosegue Granieri - e necessario per poter affrontare quella un’emergenza per agricoltori, che sono i primi a subirne danni di oltre dieci milioni di euro, diventati ormai insostenibili per le aziende agricole, ma anche per i cittadini e per prevenire la peste suina, che mette a rischio l’intera filiere suinicola”.

Il monitoraggio degli animali "fuori controllo"

E non pago aggiuge: “Da tempo tra le nostre proposte, così come emerso anche dal confronto all’Auditorium, chiediamo un osservatorio per poter monitorare la presenza ormai fuori controllo dei cinghiali. Il mese scorso un motociclista a Roma ha perso la vita a seguito si un impatto con un cinghiale e questo è inaccettabile. Numerosi sono, inoltre, gli incidenti stradali che si verificano sulle nostre strade, molti dei quali neanche vengono denunciati e non si contano più gli avvistamenti e le aggressioni ai residenti, che si ritrovano i cinghiali davanti casa, nei parchi pubblici o davanti alle scuole dei loro figli.

“Tra tre anni – conclude Granieri - faremo il punto sull’efficacia della legge e se ci saranno dei correttivi da apportare, si faranno. La cosa fondamentale ora è affrontare il problema in maniera risolutiva e in tempi rapidissimi”. Se non è divorzio ancora, è una separazione di fatto”.

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