Coppola all'attacco: "Da 20 anni vogliono farmi fuori ma sono sempre qua"

L'imprenditore romano svela i nomi e i cognomi dei propri "antagonisti", all'interno di una lunga intervista da Dubai, dove si trova "in esilio"

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Roma

Danilo Coppola a gamba tesa. Contro tutti e tutto. Il magazine MOW (mowmag.com) ha raccolto lo sfogo dell'immobiliarista romano noto alle cronache quale ex membro de “i furbetti del quartierino” per le vicende delle scalate finanziarie degli scorsi decenni.

L'imprenditore romano svela i nomi e i cognomi dei propri "antagonisti", all'interno di una lunga intervista da Dubai, dove si trova "da poco più di un anno in esilio...".

L'intervista

"È chiaro che la mia persona dal 2007 ha ricevuto degli attacchi violenti. Mi hanno accusato di tutto, pure di rubare energia elettrica quando in realtà in un mio cantiere c’era stato qualcuno che si era attaccato non so dove. Poi fui prosciolto perché non c’entravo assolutamente nulla - sottolinea su MOW - sul Sole 24Ore diretto da Ferruccio De Bortoli vennero commissionati articoli pesantissimi contro di me. E un pm, Giuseppe Cascini, mi giurò guerra, che non è ancora finita. Lui e i suoi discepoli continuano a perseguitarmi".

Le vicende personali

Danilo Coppola inoltre evidenzia alcuni aspetti inediti relativi alle proprie vicende personali e include nomi del mondo bancario: "Giuseppe Mercanti, è lui il deus ex machina del Banco Popolare. Quando mi hanno arrestato la società non era fallita", nonché della magistratura: "Greco, che stava correndo per diventare Procuratore capo di Milano disse al mio avvocato Lucibello: “Questa è una cosa grave, porta la querela a me, poi ci penso io”. Ci fece aspettare mesi e quando ci diede il semaforo verde per presentarla la mise in un cassetto. Non ha mai aperto il fascicolo. Questo è gravissimo, noi abbiamo la prova oggi". Nell'intervista l'imprenditore romano riferisce anche della propria “querelle” con il pm Giuseppe Cascini: "Feci un’intervista contro di lui e all’epoca mi querelò. Divenne incompatibile nel giudicarmi ma iniziò a telecomandare tutti i miei processi perché aveva fatto una figura non impeccabile, fermandomi con delle accuse che poi si sono sciolte come neve sotto il sole".

Contro i Pm

Un altro pm, Paolo Ielo, per Coppola ai suoi avvocati diceva: “A me Coppola non sta nemmeno antipatico ma Cascini vuole che lo condanni severamente”. E ancora: "Cascini è stato coinvolto in diverse vicende: dalla presunta loggia Ungheria, alla questione Palamara, fino alle intercettazioni per avere i biglietti gratis della Roma. Ma come fa una persona del genere ad essere stato nel Csm? La meritocrazia dov’è? Quanti magistrati bravi ci sono in Italia che lavorano in penombra e non fanno operazioni soltanto mediatiche? Tutte le inchieste fatte da lui sono state dei flop. Gli hanno portato notorietà ma poi non sono servite a niente, anzi hanno procurato solo dei danni, guardate Bnl".