Covid, i contagi nel Lazio volano: paura per Natale, il picco a fine dicembre

Allarme rosso nel Lazio: +36.9% di contagi. Il picco durante le feste. Gli esperti: "Evitare baci e abbracci"

David Perugia di
Roma

A due settimane dal Natale, crescono i dati Covid in Italia e aumenta anche la circolazione dell'influenza con entrambi i virus pronti a segnare un nuovo picco di casi proprio verso la fine di dicembre. Un quadro che, in un momento di incontro e di socialità come quello delle feste, preoccupa non poco gli esperti.

Ormai da giorni crescono gli appelli che invitano i cittadini al ritorno alla prudenza, a un po' di distanza fisica e, soprattutto, alla vaccinazione per salvare le festività in arrivo.

I dati 

Sul fronte covid, nella settimana 30 novembre-6 dicembre in Italia si sono registrati 59.498 nuovi casi positivi, con una variazione di +14% rispetto alla settimana precedente (52.177), e 307 morti, il 5,5% in più rispetto alla settimana precedente (291). E' quanto emerge da bollettino settimanale del ministero della Salute. Sono stati effettuati 284.806 tamponi, in aumento del 2,5% rispetto alla settimana precedente (277.938). Il tasso di positività sale al 20,9%, con un +2,1%. Nel Lazio si registra un +36.9% di contagi. Un dato che ha fatto scattare tutti gli allarmi degli esperti.

Allarme rosso

Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell'Università Lumsa e co-fondatore dello StatGroup19, gruppo interaccademico di studi statistici sulla pandemia di Covid 19, ha fatto il punto della situazione e ha lanciato l'allarme. L'analisi di Maruotti si sposta inevitabilmente sulle regioni. "C'è molta eterogeneità. Lombardia bene, con contagi in discesa, vicini al picco di ospedalizzazioni su livelli che sono la metà dello scorso anno; terapie intensive cresciute velocemente, su numeri simili allo scorso anno - precisa - Lazio, invece, casi in nuova crescita, dopo un breve e contenuto rallentamento della velocità di salita; posti letto ordinari e in terapia intensiva in crescita, difficile dire quando e di quanto sarà il picco, al momento".

Boom anche dell'influenza

E corre veloce anche l'influenza 2023 in Italia: 630mila contagi nell'ultima settimana (27 novembre - 3 dicembre), quasi 3 milioni gli italiani colpiti dall’inizio della sorveglianza epidemica. "Continua ad aumentare il numero di casi di sindromi simil-influenzali (Ili) in Italia. Nella 48esima settimana (27 novembre-3 dicembre), l’incidenza è pari a 10,7 casi per mille assistiti (9,3 nella settimana precedente). Si sottolinea che a tale aumento concorrono diversi virus respiratori e non solo quelli dell’influenza", evidenzia l'ultimo rapporto epidemiologico RespiVirNet pubblicato dall'Iss. Nella settimana monitorata dal report, "i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 630.000, per un totale di circa 2.946.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza".

Natale senza baci e abbracci

"Vista l'aumentata circolazione del Covid e dell'influenza serve tornare alla prudenza. Per evitare i contagi, meglio evitare gli auguri con baci e abbracci, abitudine diffusa tra gli italiani soprattutto al Sud. Mantenere un po' di distanza fisica, in questi casi, non è segnale di un minore affetto ma un gesto di attenzione verso sé stessi e agli altri", fanno sapere dal Ministero della Salute.

Allarme vaccini

Un problema gigante è l'approvvigionamento dei vaccini. Prenotazioni con tempi lunghissimi e poche consegne rischiano di aggravare una situazione che sta tornando a rischio.

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