Da 20 anni in attesa di giudizio. Il viceministro Sisto festeggia la giustizia celere ma le cause incagliate in Corte d'Appello lo smentiscono
Il caso. Sequestri fermi da anni, migliaia di cittadini incastrati e vessati da un sistema giudiziario autoreferenziale. I numeri non tornano
Con magna soddisfazione il viceministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha annunciato che grazie ai fondi del PNRR e agli sforzi profusi i tempi medi dei processi si sono ridotti di moltissimo sia in campo penale che in campo civile rispettivamente del 29 e del 20% e commentando che “Per il mondo delle professioni, queste trasformazioni rappresentano una vera e propria rivoluzione”.
E' senza di dubbio vero ed infatti basta farsi un giro alla Corte di Appello di Roma, ad una sezione penale a caso, per esempio, e chiedere quanti procedimenti pendenti ci sono in giacenza prima della riforma Cartabia,
Le cause antecedenti la Riforma Cartabia finite nell'archivio
Il dato sarà sorprendente perché ovviamente i Giudici che sapevano di essere giudicati sul dato statistico hanno pensato bene di non trattare più le cause ante la riforma Cartabia con la conseguenza che vi sono migliaia di procedimenti pendenti, alcuni risalenti persino a venti anni orsono.
Sequestri fermi da anni, migliaia di cittadini incastrati e vessati da un sistema giudiziario autoreferenziale con gli avvocati che fondamentalmente non hanno il coraggio di prendere una posizione netta contro un sistema vergognoso e incivile.
Mai rimosso un giudice per inefficienza
Nei salotti buoni della TV i magistrati di punta sono li a pontificare ed a criticare sistematicamente qualsiasi correttivo ad un sistema palesemente sbagliato ma si dimenticano di dire ai cittadini che la Giustizia è amministrata dai Giudici e che nessun di questi è stato mai rimosso per palese inefficienza.