Da Lollobrigida a Costanzo, alla Rodano: la scia di lutti eccellenti del 2023

Arte, politica, sport e cultura: l'anno passerà alla storia per la serie di funerali vip. Carra, Maltese, Minà, D'amico, Forlani, Portoghesi, Purgatori...

di Patrizio J. Macci
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Maurizio Costanzo
Roma

Il 2023 è stato un Annus horribilis per la Capitale e per la regione. Ognuna delle Arti insieme alla politica, alle discipline sportive e al mondo della cultura ha infatti pianto per la scomparsa di almeno un protagonista indiscusso.

Il 16 gennaio ha salutato per sempre i suoi spettatori l’indimenticabile “bersagliera” Gina Lollobrigida, icona del cinema del Dopoguerra.

Il  febbraio l'addio a Enzo Carra

Il 2 febbraio si è spento il politico Enzo Carra, protagonista della stagione di Mani pulite negli Anni novanta, portavoce della Democrazia cristiana immortalato con le manette ai polsi in una fotografia passata alla storia. il 17 il sipario si è chiuso per l’ultima volta per il regista e critico teatrale Maurizio Scaparro.

Poi Maurizio Costanzo, Bruno Astorre

Pochi giorni e lo ha raggiunto il creatore dello show del dopocena più longevo della storia della televisione italiana: Maurizio Costanzo, inventore del Maurizio Costanzo Show. Il 26 febbraio terminava il suo inchiostro la penna del giornalista, politico e autore televisivo Curzio Maltese. Bruno Astorre ha chiuso la sua esperienza politica e la sua esistenza il 3 marzo, è stato un pilastro nelle fila del Partito Democratico laziale. L’8 marzo triplice fischio in campo per Gianmarco Calleri, già calciatore della Lazio e in seguito presidente.

Paolo Portoghesi, Vincenzo D'Amico...

Gianni Minà giornalista, scrittore, giramondo, celebre la sua intervista a Fidel Castro, pressoché obliato dal giornalismo italiano, scompare gli ultimi giorni di marzo. L’architetto Paolo Portoghesi, indimenticato protagonista di posizioni sui generis sull’urbanistica della Capitale depone la sua matita il 30 maggio. Il primo luglio fischio di fine partita per Vincenzo D’Amico, calciatore protagonista nella formazione biancoceleste scudettata degli Anni settanta insieme a Giorgio Chinaglia. Il 4 luglio Fabrizio Zampa giornalista sui generis, critico musicale e storico collaboratore de Il Messaggero depone la sua penna. Dopo neanche quarontott’ore il geniale editore romano Francesco Coniglio, ultimo editore titolare del proprio marchio, muore mentre disegna e progetta libri, come ha sempre fatto sin da giovanissimo.

Addio a Forlani, ultimo "vecchio" della Dc

L’ultimo grande vecchio della Democrazia cristiana, Arnaldo Forlani, scompare il 6 luglio. Fu presidente e vicepresidente del Consiglio dei ministri, ministro degli affari esteri, ministro della difesa e ministro delle partecipazioni statali; ha ricoperto l'incarico di segretario della Democrazia Cristiana dal 1969 al 1973 e in seguito dal 1989 al 1992.

Il giornalismo d’inchiesta perde un protagonista indiscusso il 19 luglio con la scomparsa di Andrea Purgatori, enfant prodige della carta stampata, sceneggiatore e creatore della celebre definizione “muro di gomma” per definire l’atteggiamento ostile di una parte delle gerarchie militari nei confronti delle indagini giudiziarie. La scrittrice Michela Murgia scompare il 10 agosto dopo una malattia raccontata senza ricorrere a perifrasi e con un libro inedito come testamento. L’A. S. Roma perde uno dei suoi allenatori più simpatici e caratteristici il 19 Agosto: Carlo Mazzone, re della panchina dal 1993 al 1996.

L'ozio creativo di Domenico De Masi

È una delle stelle più brillanti del Movimento quella che si spegne il 9 settembre con la scomparsa del sociologo e docente universitario Domenico De Masi, ideologo del partito di Beppe Grillo e teorico dell’ozio creativo. La politica perde Giorgio Napolitano il primo presidente della Repubblica ex membro del Partito Comunista, per la prima volta nella storia repubblicana eletto per un secondo mandato, il presidente in carica in età più avanzata (87 anni) e, fino alle dimissioni, il più anziano capo di Stato d'Europa.

Il cinema italiano perde una delle ultime produttrici di talento e spessore internazionale il 4 novembre quando scompare Marina Cicogna, la contessa del cinema. Prima donna produttrice cinematografica in Europa, produsse alcuni fra i più importanti film italiani del cinema d'autore (Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, di Elio Petri, vinse l'Oscar 1971 per il miglior film straniero).

Infine il 2 dicembre scompare Maria Lisa Cinciari, detta Marisa, partigiana e politica italiana, esponente del Partito Comunista Italiano, deputata, senatrice e parlamentare europea, meglio conosciuta alle cronache come Marisa Rodano.È stata l'ultima parlamentare vivente della Prima legislatura della Repubblica Italiana ed a lei si deve la scelta della mimosa come simbolo della festa della donna, l'8 marzo di ogni anno.