Da Telespazio Fucino Star Bottle, messaggi di street art per extraterrestri

Stanotte la scadenza per candidare le opere da trasformate in messaggi digitali da sparare nell'universo il 10 agosto, notte delle stelle

Roma

C'è tempo sino a stasera a mezzanotte per iscriversi al concorso più inediti e suggestivo del pianeta o forse della galassia: si chiama Star Bottle e prevede che 7 opere della street art vengano sparate nell'universo sotto forma di codice binario.

Poi basterà attendere il prossimo 10 agosto, notte delle stelle, e dal centro spaziale del Fucino di Telespazio partiranno 7 bottiglie digitali contenenti altrettanti capolavori della street art, sparate direttamente nell'universo alla ricerca di possibili abitanti in grado di leggerle.

Un cannone largo 11 metri nel Fucino

Il “cannone” che lancerà le bottiglie digitali nello spazio profondo è largo 11 metri ed è una parabola che affiderà alla frequenza di 2115 MhZ i 7 messaggi. Ammesso che ci sia un'altra forma di vita e che possa captare il segnale e successivamente decodificarlo, sarebbe curioso un giorno, sapere che idea si faranno di noi terrestri una volta “capito” il messaggio.

Una giuria di esperti deciderà quale opera inviare nello spazio profondo

E da domani parola agli esperti per valutare il miglior lavoro: che si tratti di un graffito, un murales, una installazione o una performance, questo progetto permette agli artisti di strada di mandare la bellezza e la creatività urbana oltre i confini del nostro pianeta, lasciando così un segno indelebile nell'Universo.

Zambarelli: "Portiamo nello spazio la nostra cultura di strada"

Ecco cosa aspetta agli extratterrestri con almeno il nostro grado di evoluzione e tecnologia: “Si tratta di un innovativo progetto che porta l’arte di strada, e quindi una parte importante della nostra cultura, nello Spazio – le parole di Domenico Zambarelli, editore di Star Bottle – ogni artista di street art, con la sua opera, potrà raggiungere luoghi inesplorati dell’Universo per lasciare qualcosa di bello e unico a beneficio delle generazioni future, che potrebbero rinvenire il contenuto tra decenni, secoli o millenni o, perché no, di abitanti di altri pianeti”.

Varrebbe la pena di vivere abbastanza a lungo per leggere eventuali risposte.

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