Derby di Coppa Italia, fermato l'uomo che ha ferito due tifosi con un petardo
Il tifoso laziale fermato ha 42 anni: contro di lui prove schiaccianti. Inchiodato dalle scarpe sporche di sangue
È stato rintracciato e arrestato dalla Polizia di Stato in flagranza differita l'autore del lancio di un petardo durante il derby Lazio-Roma di mercoledì 10 gennaio che ha ferito due spettatori, provocando a una delle vittime lesioni gravissime, con prognosi di 60 giorni.
A suo carico è stato contestato il reato di lancio di oggetti pericolosi in occasione di manifestazioni sportive e lesioni gravissime aggravate.
Tifoso laziale 42enne
Il 42enne, supporter laziale, non riconducibile ai contesti delle tifoserie ultras, con precedenti di polizia per reati maturati nel contesto delle competizioni sportive e degli stupefacenti, è stato identificato dagli investigatori grazie alla ricostruzione dei fatti mediante un'attenta e meticolosa analisi delle immagini registrate dall'impianto di video sorveglianza in dotazione allo Stadio Olimpico, con la regia del GOS (Gruppo Operativo Sicurezza).
Le indagini
Nel dettaglio, l'autore del gesto è stato cristallizzato nel frangente in cui, alle ore 17:30 circa, durante le fasi di riscaldamento dei giocatori, dalla Tribuna Tevere, ha scagliato un petardo in direzione del settore Distinti sud est, ferendo due tifosi della Roma. Nel corso della perquisizione degli investigatori nel suo domicilio sono stati rinvenuti e sequestrati gli indumenti indossati dall'autore del gesto in occasione del derby.
Inchiodato dalle scarpe
In particolare, le scarpe rinvenute, presentavano tracce di sostanza ematica così come mostrato dalle stesse immagini oggetto di indagine. A carico dell'arrestato, nei confronti del quale sono ancora in corso le fasi delle indagini preliminari, con conseguente presunzione di non colpevolezza, il questore di Roma ha già avviato l'istruttoria utile alla adozione del Daspo, mentre proseguono le attivita' investigative a cura della Digos e del Commissariato 'Prati' finalizzate alla identificazione di tutti gli avventori dello stadio Olimpico in occasione del derby del 10 gennaio che si sono resi responsabili di reati sia all'interno dell'impianto sia all'esterno nelle fasi post gara. Nei confronti dell'arrestato sarà celebrato con il rito per direttissima.