Derby Roma, l'ex capitano laziale Radu in Curva con il simbolo delle SS: Daspo
Dopo lo sfottò di Gianluca Mancini per la bandiera con il topo laziale, ora nuove immagini choc: l'ex calciatore tra i tifosi con il simbolo nazista
Non si placano le polemiche sul derby Roma-Lazio. Dopo lo sfottò di Gianluca Mancini, che nei festeggiamenti per la vittoria della Roma aveva preso dai tifosi e fatto sventolare per qualche momento una bandiera biancoceleste con un ratto nero al centro.
Sta facendo il giro dei social un'immagine che mostra Stefan Radu, ex capitano della Lazio, seguire la partita in Curva Nord indossando una felpa nera con la scritta "SS Lazio", con la doppia esse dal formato grafico che richiamava quelle del regime nazista. Ora l'ex calciatore rischia il Daspo: il divieto di entrare allo stadio.
La foto sul profilo della Lega
La foto è stata anche pubblicata sul profilo inglese della Lega Serie A, ma poi rimossa. Radu, 37 anni, ha giocato nella Lazio diventando il giocatore con più presenze nella storia del club biancoceleste. Nel 2012 venne prosciolto dalla Commissione disciplinare nazionale per un saluto romano indirizzato alla curva nord dopo una vittoria contro il Napoli.
Il caso
Il caso ha generato anche polemiche politiche. "L'episodio di Radu che ostenta allo stadio il simbolo delle SS naziste è gravissimo. - ha detto in una nota è il senatore Francesco Verducci, vicepresidente della Commissione Antidiscriminazioni del Senato - È inquietante che nessuno della dirigenza Lazio lo abbia invitato a togliersi una felpa marchiata con un simbolo nazista. È intollerabile la continua ostentazione di simbologia fascista e nazista nelle curve italiane. È un'offesa e una vergogna alla nostra Repubblica e a tutti i cittadini. Lo sport deve dare l'esempio, gli sportivi devono dare l'esempio perché sono seguiti da milioni di ragazzi. È pazzesco che quell'immagine vergognosa sia stata postata sui social della Lega Calcio. Le società sportive, la Lega Calcio e tutte le istituzioni sportive intervengano una volta per tutte in modo risoluto. È inaccettabile questo sfregio continuo".
"Comportamento vergognoso"
"È stato semplicemente vergognoso il comportamento tenuto. - ha aggiunto Nando Bonessio consigliere comunale dell'Alleanza Verdi-Sinistra e presidente della commissione sport di Roma Capitale - Non è la prima volta che Radu compie gesti inneggianti all'antisemitismo e al nazismo: nel 2013 salutò ripetutamente gli ultrà della Lazio della Curva Nord con il saluto romano. Dove erano i sempre severi addetti alla sicurezza dello Stadio, pronti a sequestrare striscioni, bandiere o oggetti pericolosi? Inqualificabile che nessun dirigente della Lazio lo abbia invitato a togliersi quella felpa marchiata con un simbolo nazista. Questa ostentazione di simbologia fascista e nazista nelle curve degli stadi italiani deve cessare. Questi gesti rappresentano un'offesa alla Costituzione antifascista della nostra Repubblica e a tutti i cittadini".