“Ecco la vera famiglia italiana”: la sfida del Mario Mieli per la pluralità delle unioni sulla base della “realtà concreta”
Parte la campagna sull'identità delle 26 mln di famiglie censite da Istat creta da una rete informale di associazioni
Scrive il circolo Mario Mieli da sempre impegnato e i diritti sociali: “L’Istat ci dice che in Italia ci sono oltre 26 milioni di famiglie. Ma chi sono oggi? Abbiamo fatto loro un ritratto, per metterle nell’album di famiglia. Anzi, nell’album delle famiglie, al plurale. Perché riconoscere la pluralità è il primo passo per garantire gli stessi diritti a tutte le persone”.
Così è on line e nelle strade di Roma, la campagna “Ritratti di Famiglia”, realizzata da una rete informale di associazioni della società civile. La campagna restituisce al termine “famiglia” il suo significato più ampio, facendo riferimento alla realtà concreta che le persone vivono: le famiglie infatti sono tante, diverse, fluide e d’elezione. Attraverso social network, affissioni e immagini in movimento vogliamo rappresentare le relazioni plurali presenti nella nostra società.
Il ritratto di 26 milioni di famiglie
Spiega il Mario Mieli: “Secondo l’Istat le famiglie sono circa 26 milioni e 200 mila, con una notevole varietà nella composizione chiaramente rilevata dai dati. Delle famiglie con nucleo, le coppie con figli3 sono il 50,3 per cento e, nonostante siano ancora oggi la tipologia prevalente, la loro incidenza si è ridotta di quasi 10 punti percentuali nell’arco degli ultimi venti anni. Sono aumentate le coppie senza figli, che rappresentano oggi poco meno di un terzo del totale dei nuclei (32,4 per cento) ed è cresciuto il peso dei nuclei monogenitoriali, che rappresentano il 17,3 per cento del totale. Inoltre, negli ultimi venti anni, è aumentata la quota di famiglie unipersonali e diminuita la percentuale di quelle numerose”.
Conclude il Mieli: “Vogliamo quindi sottolineare l’importanza del riconoscimento dei diritti civili e sociali per tutte le persone, allargando la definizione di famiglia, poiché la società è in costante cambiamento e non esiste un solo e unico ideale di famiglia, ma tanti quanti sono i nostri modi di esistere al mondo nelle diverse forme di relazione, convivenza, supporto reciproco, amicizia e solidarietà. Abbiamo scelto di mostrare questa pluralità, che contiene anche il modello più diffuso, che una visione integralista e reazionaria vorrebbe imporre come unico denominandolo “tradizionale”. Ma in realtà ciò che accomuna tutte le possibili forme familiari e di vita è l’elemento della scelta che ogni persona compie per sé stessa”.