Elezioni Lazio, il Movimento 5S punta al sorpasso del Pd: “Noi al 19, loro 14”
I sondaggi interni al partito di Giuseppe Conte danno per certa “la svolta”. Parte il corteggiamento ai delusi della sinistra. E su Italia Viva-Azione...
Elezioni Lazio, il Movimento Cinque Stelle di Giuseppe Conte e della candidata presidente Donatella Bianchi, prepara la strategia: cannibalizzare il Pd in piena crisi da congresso; sedurre chi non è convinto del tandem Italia Viva-Azione, attirare il “Pianeta ambientalista” e puntar dritto alla sfida con il centrodestra di Francesco Rocca.
La chiave di volta della strategia è semplice e a rivelarla è un “movimentista di lunga data” molto vicino a Donatella Bianchi e impegnato nella prima linea elettorale: “Se il centrodestra continua a pensare di aver vinto le elezioni prima di andare alle urne, commette un grosso errore – spiega – e questo perché tutti i sondaggi sono a favore ma nell'aria c'è uno spostamento di voti del blocco sinistra, sinistra moderata e ambientalisti che si sta riposizionando e che deciderà chi votare solo nell'ultima settimana. In questo momento di confusione noi siamo l'unica seria alternativa al Pd perciò contiamo di attirare tra il 5 e l'8 per cento dei loro elettori. A questi potranno aggiungersi anche molti simpatizzanti di Calenda che “pesa virtualmente” intorno al 6% che sono scettici per l'alleanza e per le posizioni che stanno sostenendo, così il nostro obiettivo punta verso l'alto. Anche noi abbiamo i nostri sondaggi e dicono che non solo siamo pronti a sorpassare il Pd e D'Amato ma se dovesse andare male noi sfioreremo il 19% e i Dem si fermeranno al 14. Indipendentemente dal risultato elettorale nel Lazio siamo pronti al sorpasso. Per noi sarà il punto di svolta”.
"Siamo rimasti in Giunta per senso di reposanbilità nei confronti dei cittadini"
E così da “fratelli di Giunta” il Cinque Stelle si prepara alla mossa del cavallo. “Sì, ci accuseranno di incoerenza e di “tradimento” - continua la fonte – ma se siamo rimasti accanto al Pd dalle dimissioni di Zingaretti in poi è stato per serietà e senso delle istituzioni. Andare via avrebbe significato abbandonare i cittadini del Lazio e non completare il buon lavoro portato avanti in due settori strategici: la transizione ecologica e il turismo che significano amministrare oggi, pensando al futuro. Siamo pronti a raccogliere i frutti, il Movimento è ormai una forza politica matura ed è l'unica che ancora è al fianco delle persone”.