Elezioni Ue, piazza del Popolo contro piazza Testaccio: duello Shlein-Meloni

l Pd romano “costretto” alla periferia ma nel video ufficiale del sito c'è piazza del Popolo. Duelli tra candidati top nel Centro Italia, chi sale e chi scende

Roma

Elezioni Europee, la partita finale romana tra Pd e Fdi si gioca in due piazze. La presidente del Consiglio ha confermato piazza del Popolo per sabato 1 giugno alle 14, mentre il Pd ha “ripiegato” per domenica 2 giugno sulla popolarissima piazza Testaccio con inizio alle 14. Tra un comizio e l'altro per parecchi romani il primo week end ufficiale d'estate sarà una faticaccia.

Per la chiusura della campagna elettorale è il fine settimana che conta, anche se per la segretaria Elly Schlein è segnato dall'ironia: sul sito del Pd romano, accanto alla “chiamata” per la mobilitazione “per la Costituzione e per l’Europa federale, contro la riforma costituzionale, il premierato, e contro l’autonomia differenziata”, appare un video che ritrae una manifestazione in piazza del Popolo, che Silvio Berlusconi “strappo” per primo alla sinistra.

Ai candidati l'obbligo di riempire le piazze

Se la Meloni cioè Giorgia ha affidato il messaggio alle truppe cammellate con un semplice post social, sono i candidati dell'Italia Centrale a doversi sobbarcare l'obbligo di garantire il complesso sold out della piazza. La lista dei 14 candidati dopo Giorgia, sta moltiplicando gli sforzi, anche se la stampa dei “santini” che circolano e che finiscono inevitabilmente nei cassonetti Ama, vede un testa a testa tra due big: Nicola Procaccini e Francesco Carducci, seguiti da Antonella Sberna e Stefano Tozzi. Sul palco prevista la presenza di Tajani e Salvini che però hanno organizzato la chiusura a 2 a Matera nell'ultimo giorni utile di campagna elettorale

Qui Testaccio: Elly e Nicola giocano in casa

Sul fronte Pd, l'asse Schlein-Zingaretti tenterà il tutto per tutto nella popolarissima piazza Testaccio, più famosa per la provata fede romanista che per la politica. Saranno loro i motori del voto romano che ha un peso elettorale notevole sul totale della Circoscrizione, mentre il sindaco di Firenze, Dario Naredella, proverà a strappare consensi a Marco Tarquinio sempre più “avvolto”dalle polemiche.

Il Pd con la testa all'opposizione

Ma la testa del Pd gioca la partita su due fronti: aumentare il peso in Europa e ribadire il ruolo di opposizione al Governo Meloni: “Scrive la Schlein nella “convocazione”: “La destra (con la minuscola,ndr) ha sempre sognato un modello di maggiore concentrazione dei poteri in mano al capo. L’Italia l’ha già provato e non è andata bene, non è la strada per migliorare la qualità di vita delle persone. L’elezione diretta del premier indebolisce il Parlamento e marginalizza il presidente della Repubblica. Se il premierato non esiste in nessun altro paese nel mondo c’è un motivo: non è perché questo governo sia più furbo degli altri, ma perché il modello scardina l’equilibrio tra i poteri dello Stato, un danno per i cittadini. Si tratta di una riforma pericolosa. L’opposizione del Pd al premierato è netta, forte e motivata”.

La chiusura ufficiale della campagna elettorale del Pd il 7 giugno a Padova.

Elly Schlein chiuderà la campagna del Pd a Padova dove Enrico Berlinguer tenne il suo ultimo comizio.

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