Emergenza Cinghiali, la rivolta di Coldiretti: sit-in sotto la Regione Lazio

Prosegue, quindi, la mobilitazione di Coldiretti Lazio che domani, giovedì 11 luglio, sarà in piazza con migliaia di agricoltori davanti alla Regione

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Roma

L'amore è finito da tempo. Coldiretti e Regione lazio sono ai ferri corti per via dell'emergenza cinghiali. I primi chiedono gli abbattimenti per salvare raccolti e animali allevati, i secondi non vogliono seguire questa linea drastica.

Prosegue, quindi, la mobilitazione di Coldiretti Lazio che domani, giovedì 11 luglio, sarà in piazza con migliaia di agricoltori davanti alla Regione, per protesta contro "l'invasione incontrollata di cinghiali, che continua a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini e le produzioni nei campi, minacciando la Dieta Mediterranea", si legge in una nota di Coldiretti.

La protesta

L'appuntamento è per domani alle ore 9.30 - giovedì 11 luglio - in Piazza Oderico da Pordenone con aziende agricole provenienti da tutto il Lazio, che chiederanno interventi risolutivi urgenti per il contenimento della fauna selvatica. Una richiesta avanzata da Coldiretti Lazio anche in occasione del confronto, che si è svolto lo scorso 13 giugno all'Auditorium Parco della Musica.

Dieta mediterraneo a rischio

"Sotto attacco è anche la nostra dieta mediterranea a causa delle colture continuamente distrutte dalle invasioni dei cinghiali nei terreni agricoli. Ai danni alle coltivazioni si aggiunge l'allarme della peste suina africana, che minaccia la sopravvivenza degli allevamenti suinicoli e dell'intero settore. Secondo le attuali regole, basta un cinghiale malato rinvenuto a chilometri di distanza da una stalla per far scattare la decisione di abbattere migliaia di maiali perfettamente sani - prosegue la nota di Coldiretti Lazio -. Gli agricoltori porteranno in piazza le loro toccanti testimonianze dal raccolto distrutto, ai danni non rimborsati, se non in minima parte e spesso dopo molti anni. I riflettori si accenderanno sulla situazione che sono costretti a vivere nei campi e per sollecitare, a difesa dei cittadini, una maggiore sicurezza sulle strade, dove continuano a consumarsi incidenti anche gravi a causa della presenza di ungulati. L'ultimo a Roma il mese scorso, dove a perdere la vita è stato un motociclista".