“Esorcismi vietati”, il vice di monsignor Milingo cacciato dalla Chiesa Romana: “Micalef sedicente patriarca”

La Diocesi di Roma: "il sig. Salvatore Micalef, sedicente patriarca e vescovo della Prelatura Cattolica SS. Pietro e Paolo, non è in comunione con la Chiesa Cattolica"

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Roma

Salvatore Micalef, altro che "monsignore ed eccellenza". Per uno dei seguaci di monsignor Emmanuel Milingo, l'arcivescovo zambiano, nonché esorcista dimessosi nel 2019, arriva una quasi scomunica.

L'autore del volume, “Esorcizzando il demonio”, il cui cv spazia dalle “nomine sacre” di Milingo ai corsi di informatica e dattilografia, nonché Magister Sacrae Theologhiae” della Old Catholic Confederation, viene liquidato dalla Diocesi di Roma con due righe di comunicato ufficiale.

Il comunicato della Diocesi di Roma

Scrive la Diocesi: “Si comunica che il sig. Salvatore Micalef, sedicente patriarca e vescovo della Prelatura Cattolica SS. Pietro e Paolo, non è in comunione con la Chiesa Cattolica e non è in possesso delle facoltà ministeriali necessarie per amministrare sacramenti. Di conseguenza non può né partecipare né celebrare sacramenti di fede cattolica nel territorio della Diocesi di Roma”.

Insomma, fuori dalla Chiesa di Roma e ogni rito, cerimonia o altra attività “religiosa” non è riconosciuta.