Ex Mattatoio di Roma, via 100 tonnellate di rifiuti: sarà un polo culturale

Bonificato l'ex mattattoio di Testaccio. L'anno prossimo avrebbe dovuto celebrare 50 anni di abbandono: sarà il polo culturale più grande d'Europa

di David Perugia
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La bonifica dell'ex Mattatoio
Roma

Bonificato l'ex mattattoio di Testaccio. L'anno prossimo avrebbe dovuto celebrare 50 anni di abbandono. E invece sono iniziate le operazioni di pulizia in vista dei cantieri di riqualificazione che partiranno in autunno, con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Il mattatoio di Roma, per quasi 90 anni adibito alla macellazione delle carni, dalla dismissione del 1975 è diventato una vera e propria discarica.

Polo culturale

La presenza di diverse attività culturali, come la Città dell'Altra Economia, le aule studio della vicina Università Roma Tre, gli spazi espositivi, dove attualmente è in corso la mostra su Enrico Berlinguer, non hanno arrestato l'accumularsi del degrado. Così oggi, in occasione del sopralluogo del sindaco Roberto Gualtieri, il giro tra le stradine che collegano i padiglioni si è trasformato in un percorso tra epoche storiche attraverso i rifiuti. Vecchie panche in legno degli anni Sessanta del secolo scorso accanto a mobili di recente fattura hanno accolto i visitatori all'ingresso. In un angolo, come una scultura d'arte povera, giace una montagnola di materassi su cui svetta una lavatrice danneggiata.

La bonifica

Poco distante, invece, stanno assembrate le reti metalliche di letti dismessi. E superando il primo viale, nella polvere sollevata dai bobcat a lavoro, con le aule studio e il punto ristoro in lontananza, una catasta di biciclette propone un fotogramma neorealista prima di arrivare nel piccolo centro Ararat gestito dalla comunità curda cittadina.Fino a ieri, un uomo di 60 anni con patologie, senza fissa dimora, in mezzo ai cumuli di rifiuti aveva costruito un riparo, per se e per i due cani: una piccola tenda, mezzi di fortuna per scaldarsi. I vigili urbani lo hanno affidato ai servizi sociali comunali e gli è stato trovato un alloggio, gli animali sono stati affidati al canile cittadino. Soltanto nella giornata di ieri l'azienda comunale Ama ha rimosso 30 tonnellate di rifiuti d'ogni genere, nei prossimi dieci giorni - ma potrebbero volercene anche 15 - sarà rimosso il resto. I materiali man mano che vengono raccolti vengono separati e differenziati il più possibile, in modo da essere avviati a riciclo. Una quota però, abbastanza ampia ma a oggi non quantificabile, andrà negli impianti di tritovagliatura e sarà smaltita come indifferenziato.Terminate le operazioni di pulizia inizieranno a partire i primi lavori di riqualificazione del verde, su giardini e alberature, e di pulizia delle mura imbrattate da graffiti di nessun rilievo artistico, volantini, scritte con bombolette a spray. Per giugno sarà finita la progettazione della parte a cura del Comune da sviluppare con fondi Pnrr e in autunno partiranno i cantieri di ristrutturazione.

Interventi di ristrutturazione

Questi interventi dovranno terminare nel 2026 e includono il restauro della facciata di ingresso e dei muri perimetrali, il restauro e una destinazione d'uso culturale per i padiglioni ammalorati, la realizzazione di un parcheggio e la riqualificazione dei percorsi pedonali e delle aree verdi. In futuro il complesso immobiliare si presenterà come una cittadella culturale, ispirata al centro per le arti contemporanee realizzato nel quartiere Arganzuela di Madrid, proprio negli spazi del vecchio "Matadero" cittadino da cui tuttora prende il nome.

Le parole di Gualtieri

"Sarà uno dei centri culturali più grandi d'Europa - ha detto Gualtieri -. Nascerà da un lavoro collettivo, grazie alla collaborazione tra il Comune, l'università Roma Tre, l'Accademia di Belle Arti, e tanti altri soggetti diversi. Sarà un luogo pubblico della cultura e della creatività, aperto ai giovani e a tutti i romani. Realizzeremo una gestione unitaria, sarà una specie di condominio della cultura. È il più grande investimento su una struttura culturale fatto a Roma da decenni". Al sopralluogo di oggi hanno partecipato anche: l'assessora all'Ambiente Sabrina Alfonsi, l'assessore al Patrimonio Tobia Zevi, l'assessore alla Cultura Miguel Gotor, il vicecomandante dei vigili urbani, Stefano Napoli, il direttore generale di Ama, Alessandro Filippi.