Femminicidio Cisterna, Sodano spara il colpo di grazia: "Non volevo soffrisse"

 "Ho litigato e poi ho sparato". Questo ha detto Cristian Sodano ai poliziotti durante l'interrogatorio

Il finanziere Cristian Sodano
Roma

Il finanziere ha sparato per non far soffrire suocera e cognata. Il femminicidio di Cisterna di Latina offre uno scenario agghiacciante. E l'assassino davanti ai magistrati ha confessato tutto, ricostruendo quei minuti di follia omicida.

“Quando ho visto che Desyrée Amato era ormai scappata, sono tornato in sala da pranzo e ho esploso altri due colpi. Mi sono reso conto che la sorella Renée non era ancora morta e non volevo farla soffrire”.

L'interrogatorio

Questo quanto ha sostenuto in sintesi, davanti agli inquirenti, il finanziere Christian Sodano, in un interrogatorio fiume che, prima che venisse disposto il fermo per il duplice femminicidio. "Ho litigato e poi ho sparato". Questo ha detto Cristian Sodano ai poliziotti arrivati dopo la segnalazione dello zio che ha riferito alle forze dell'ordine che il nipote, dopo avere sparato a due persone, da Cisterna si stava dirigendo verso Latina.

Blitz della Mobile

Gli agenti della Squadra Mobile hanno trovato Sodano affacciato ad una finestra di un'abitazione della quartiere Q4 di Latina. Il finanziere non ha opposto resistenza e ha riferito di avere sparato alla madre e alla sorella dell'ex con la pistola d'ordinanza, trovata dai poliziotti su un divano del salotto dell'appartamento, dopo un litigio.

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