Funerali di Franco Di Mare, i vertici Rai presenti ma mimetizzati tra la folla
Tanti amici e volti noti ai funerali dell'inviato di guerra nella Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo. La moglie: "Perdonami se non sorrido"
I vertici Rai erano presenti ma mimetizzati tra i banchi del funerale nella Chiesa degli Artisti a piazza del popolo gremita fino al portone, però “avrebbero dovuto esserci prima” sussurra più di un collega sulle scalinate del funerale di Franco Di Mare, uno degli ultimi giornalisti e inviati di guerra ad aver cominciato la professione prima di internet e della spesso invadente presenza dei social.
Hanno il dente avvelenato per la storiaccia dell’amianto nella sede della Rai, anche se lui il male molto ptobabilmente se lo era portato dietro da uno dei teatri di guerra che aveva raccontato.
Inviato di guerra
Bosnia, Kosovo, Somalia, Mozambico, Algeria, Albania, Etiopia, Eritrea, Ruanda, prima e seconda guerra del Golfo, Afghanistan, Timor Est, Medio Oriente e America Latina. E poi nessuno può sapere se lui li ha graditi, perché l’offerta della camera ardente nella sede dell’Azienda è stata rispedita al mittente, come un articolo arrivato dopo la chiusura in redazione. Di Mare invece, da inviato di razza quale è stato, è arrivato mezz’ora prima anche per il suo ultimo servizio per salutare lui i colleghi, i tecnici, e il popolo della Rai.
I presenti
Tra i colleghi intervenuti c’è Francesco Giorgino, Bruno Vespa, Clemente Mimum, Francesco Giorgino, Serana Bortone e Paola Saluzzi, e l'esponente politico Marco Rizzo. "Franco - ha detto durante le esequie don Walter Insero - era un uomo profondamente generoso che emanava un senso protettivo verso il prossimo. Che non ha voluto far pesare sugli altri il suo dolore con grande nobiltà d'animo".
Il dolore della moglie: "Perdonami"
"Perdonami Franco se non sorrido - ha detto in chiesa la moglie - forse domani. Oggi non ce la faccio. Sei stato un compagno come si leggono nei libri e spero di averti fatto felice”. Anche il re dei fotoreporter The King Barillari ha sfoderato il suo bazooka per cogliere qualche scatto. Toccante il ricordo della figlia Stella che lo ha salutato chiudendo la cerimonia. All’uscita si affollano Beppe Fiorello, l’ex ministro Vincenzo Vita, il colonnello Paglia, Clemente Mimun, Marco Follini (massimo democristianologo vivente) e l’attore Sebastiano Somma, Alberto Matano. E ancora Amedeo Goria, Michele Mirabella, Nunzia De Girolamo, Maurizio Gasparri e Beppe Fiorello, ma la scena se la prende tutta l’immancabile mitomane con un cartello bianco che presenzia ogni funerale di personaggi famosi a Roma. Di Mare che aveva uno spiccato senso dell’umorismo ne avrebbe riso.