Giubileo, avviso ai pellegrini: arrivati a Roma, chiedete a Julia dove, come e cosa visitare. Ecco l'AI che parla 60 lingue

Itinerari, monumenti, musei, trasporti e forse anche anti-caos. Campidoglio e Microsoft e il terno al Lotto con l'intelligenza artificiale. Parla l'esperto di AI

di Enrico Maria Casini
Roma

In previsione del Giubileo e dei 35 milioni di pellegrini in arrivo, il Comune di Roma, supportato da Microsoft e OpenAI, si sta dotando di IA: Julia sarà l’assistente virtuale con ausilio dell’intelligenza artificiale.

Lo ha annunciato Roberto Gualtieri, sindaco di Roma assieme il SEO di Microsoft Satya Nadella durante l’evento Microsoft AI Tour Roma. Julia “parlerà” a 60 lingue e cercherà, attraverso una personalizzazione fra utenti attivi, di contrastare l’overturism che affligge la Capitale cercando di decentrare il flusso turistico su zone meno conosciute e per evitando clickbait e informazioni commerciali non ufficiali, includendo aggiornamenti su trasporti, itinerari, monumenti e musei.

Primi al mondo per l'AI turistica

“Siamo i primi al mondo”, parola di Roberto Gualtieri mentre Antonio Preiti, Ad della Fondazione per l’Attrazione Roma & Partners: “Abbiamo disegnato un Assistente virtuale di nuova concezione: semplice, aperto, vivo, aggiornato in tempo reale per offrire ai nostri ospiti l’infinita ricchezza di Roma in una mano”.

Roma banco di prova per l'AI

L’approccio tecnologico innovativo e di una nuova fruizione immersiva della città che sta adottando il Comune di Roma è certamente un investimento, se vogliamo un terno al Lotto, per Microsoft: Roma sarà un banco di prova importante per capire e comprendere se l’intelligenza artificiale può essere un vero supporto per la PA. Se funziona a Roma, è bingo.

Julia è un chatbot con integrazione dell'AI

In pratica Julia, per come configurata e presentata, sarà una chatbot con l’integrazione dell’IA a tutti gli effetti. Per dare qualche dato in Italia, solo 27 sugli 8000 comuni hanno adottato uno strumento simile pari allo 0,33%: il 70% di essi è localizzato nel Nord Italia, mentre il 18% al sud e al centro solo il 12%. Finora i chatbot comunali hanno evidenziato un potenziale notevole rispondendo circa il 63% alle domande fornite indirizzando gli user a siti appropriati collegati spesso alla pubblica amministrazione o di alta affidabilità.

Le sconfitte e le speranze dell'alta tecnologia

La sfida di Julia sarà aumentare questa percentuale cercando di indirizzare i pellegrini e i turisti nel modo migliore possibile. Ma la tecnologia diverse volte non si legata bene con il contesto capitolino. Negli ultimi anni, il Comune di Roma ha affrontato una serie di fallimenti tecnologici che hanno segnato negativamente l’efficienza amministrativa. Già dal 2016 si sono manifestati i primi problemi con la piattaforma “PagoPA”, caratterizzata da frequenti malfunzionamenti che hanno rallentato il pagamento di multe e tributi. Nel 2019, ulteriori critiche sono emerse a causa della scarsa accessibilità del sito istituzionale, che ha reso difficoltoso il reperimento di documenti. Nel 2020, i ritardi nell’implementazione della fibra ottica hanno accentuato il digital divide, mentre i sistemi di prenotazione per servizi come la carta d’identità elettronica, aggiornati nel 2021, hanno continuato a soffrire di inefficienze. Insomma, un rapporto un po’ travagliato con la tecnologia. L’IA può trasformare significativamente i processi produttivi nei comuni italiani, migliorando l’efficienza e l’erogazione dei servizi.

Cosa fa l'AI

Ad esempio, la IA può automatizzare processi amministrativi come la gestione dei dati, riducendo errori e tempi di elaborazione. Inoltre, l’analisi predittiva permette di ottimizzare le risorse urbane, come il traffico e la manutenzione delle infrastrutture supportando la transizione verso modelli di smart city e processi decisionali data-driven. Il ragionamento da applicare quando si parla di IA non può e non deve essere sfruttato come uno specchietto per l’allodole (non che sia questo il caso, nda) ma, al contrario, un vero e proprio ausilio, non solo da output, ma anche da input in seno alla PA.

L'AI può imparare ma Roma?

Inoltre Roma ha un altro problema: come può garantire effettivamente un percorso sereno al turista o al pellegrino, tra un sito a un altro, se coesiste una problema infrastrutturale ordinario o straordinario fra stazioni o linee di autobus, magari uno sciopero o una voragine per strada? Certamente quest’ultima è una scommessa per l’amministrazione del Campidoglio. L’IA può imparare, ma Roma?

Enrico Maria Casini è un esperto di Intelligenza artificiale applicata alla comunicazione digitale

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