Gualtieri e il video di TikTok sullo sparamulte Cerbero: una comunicazione coraggiosa con linguaggio diretto. Per la politica è una narrazione inedita
L'analisi social. Il sindaco non parla dall’alto di una scrivania, non usa tecnicismi o linguaggi istituzionali. Si mette davanti a una telecamera, sorride e spiega
“Questo video potrebbe non piacervi o piacervi molto.” Con questa frase, Roberto Gualtieri ha scelto di affrontare un tema spinoso: il rispetto del Codice della Strada per revisioni, assicurazioni e doppia fila . Ma non lo ha fatto con un comunicato stampa o una conferenza istituzionale. Ha deciso di raccontarlo su TikTok, mettendosi in gioco in prima persona.
Una scelta coraggiosa, che lo porta fuori dai canali tradizionali della politica per incontrare i cittadini su un terreno più diretto, più immediato, più quotidiano.
Il coraggio di chiamarlo Cerbero
Il sindaco, nel video, presenta un nuovo sistema tecnologico “Cerbero” che sarà in dotazione alla Polizia Municipale. Con questo dispositivo, spiega, sarà possibile rilevare automaticamente le infrazioni più comuni, come la sosta in doppia fila, verificare la regolarità di revisione e assicurazione dei veicoli, e garantire la privacy dei cittadini oscurando i volti. Una ventina di questi strumenti saranno distribuiti in città, con l’obiettivo di migliorare la viabilità e rendere le strade più sicure.
Ma non si limita a spiegare cosa farà il sistema. Gualtieri entra nella macchina amministrativa e la racconta, mostrando come la tecnologia può supportare il lavoro degli agenti e aiutare a risolvere uno dei problemi più sentiti dai romani. E lo fa in un modo semplice, diretto, che punta a farsi capire da tutti.
Un linguaggio vicino ai cittadini
La scelta di TikTok è significativa. È una piattaforma nata per intrattenere, ma che negli ultimi anni si è evoluta in uno spazio dove si possono affrontare anche temi importanti, purché lo si faccia con il giusto tono. Gualtieri non parla dall’alto di una scrivania, non usa tecnicismi o linguaggi istituzionali. Si mette davanti a una telecamera, sorride e spiega. È un approccio nuovo, che rompe quella distanza che spesso separa i cittadini dalla politica.