Il Cristo di Dalì apre il cielo romano del Giubileo, ecco la mostra mozzafiato

A San Marcello al Corso per la prima volta saranno esposti insieme il dipinto di Dalì e lo schizzo con il Crocifisso di San Giovanni della Croce

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Roma

Dal 13 maggio al 23 giugno sarà visitabile la terza iniziativa della rassegna "Il Giubileo è Cultura". Per la prima volta saranno esposti, uno accanto all'altro, il dipinto del pittore spagnolo e lo schizzo con il Crocifisso di San Giovanni della Croce che ispirò l'opera "Cristo di San Juan de la Cruz".

L'esposizione, che si tiene intenzionalmente dov'è anche conservato il Crocifisso Miracoloso, la chiesa di San Marcello, al Corso, sarà aperta al pubblico e ai fedeli gratuitamente

Lo show della cultura a San Marcello al Corso

È sorprendente e irripetibile la terza iniziativa della Rassegna “I Cieli Aperti” che si inscrive nel percorso di cultura e bellezza verso il Giubileo 2025. Lunedì 13 maggio si apre la mostra “Il Cristo di Dalì a Roma”, visitabile gratuitamente fino al prossimo 23 giugno. Nella chiesa di San Marcello al Corso sarà esposta una delle opere più celebri di Salvador Dalì, il Cristo di san Giovanni della Croce, detto Il Cristo di Port lligat, dipinto a olio su tela di grandi dimensioni del 1951, prestito eccezionale del Kelvingrove Art Gallery and Museum di Glasgow.

Il disegno reliquia arriva dalla Spagna

Accanto sarà esposto anche l’oggetto che ispirò l’opera dell’artista surrealista spagnolo: è il piccolo disegno-reliquia del Cristo Crocifisso realizzato nella seconda metà del XVI secolo da San Giovanni della Croce dopo aver ricevuto una rivelazione mistica e ora, conservato, nel santo Monasterio de la Encarnación di Ávila, arriverà a Roma grazie alla generosità del monastero e del vescovo di Ávila, S.E. Mons. Jesús Rico García.

Le due opere saranno esposte insieme per la prima volta, una accanto all’altra. Davvero un’occasione unica per osservare due opere in dialogo, ugualmente vertiginose di fede e di speranza. Se pure il Cristo ripreso dall’alto - in entrambe le opere- appaia ancora più schiacciato dal dolore, sappiamo che lo stiamo guardando così come dal cielo lo vide il Padre nel momento in cui il Figlio rimise nelle sue mani il suo spirito, immergendoci così nella sua misericordia, sentendoci guardati anche noi, a nostra volta.