La Dolce Vita dei dipendenti del Comune di Roma: partiti uniti per far pagare i debiti della previdenza comunali a tutti
Il Consiglio Comunale approva il salvataggio Ipa: 37,5 mln di euro tolti dalle casse pubbliche. Ma la Corte di Conti è al lavoro
Checco Zalone docet: mai lasciare il posto fisso, soprattutto a Roma, dove il Comune scarica su tutti i cittadini l 37,5 mln di euro dei debiti della previdenza dei dipendenti comunali. Un evento annunciato ampiamente ma ciò lascia senza parole è il voto del Consiglio Comunale nel quale tutti i partiti hanno appoggiato il ripiano del debito.
La storia è nota: con l'Ipa, i dipendenti del Comune hanno dato vita ad una grande abbuffata di prestiti mai restituiti, viaggi e cure sanitarie integrative del Servizio Sanitario con una gestione che ha prodotto un debito milionario e diverse sentenze della Corte di Conti, alcune delle quali da parte di sindacalisti chiamati a gestire l'Ente, ancora in fase di appello.
La Giunta propone il salvataggio, tutti i partiti d'accordo
Prima la Giunta Gualtieri ha proposto la toppa con la liquidazione del'Ipa, ora è arrivato anche il via libera dell'intero consiglio comunale che ha sentenziato l'esborso dalle casse comunali di 37,5 mln di euro. Dunque l'intero arco politico ha deciso che la voragine dei conti la dovranno pagare tutti i romani con le tasse comunali che verranno distratte da beni e servizi.
E' come una tassa occulta
Una sorta di tassa occulta aggiuntiva che candidamente il Comune “un percorso di 3 anni porterà alla definitiva chiusura dell’ente e alla razionalizzazione complessiva dell’offerta ai dipendenti capitolini per quanto riguarda l’assistenza sanitaria e la previdenza”.
Chi ci guadagna col salvataggio dell'Ipa
E chi ci guadagna da questo “scempio finanziario”? Insieme alla liquidazione dell'Ipa i dipendenti potranno transitare nei Fondi gestiti dalle organizzazioni sindacali che si vedranno arrivare la manna da cielo: prima hanno gestito male la previdenza “privata”, ora incasseranno i contributi di 11 mila dipendenti comunali e qualxche tessera in più.