Lavoro Roma, meno assunzioni e più part-time: il primo trimestre nel segno della precarietà. Dati Cgil-Inps

Rispetto al 2023 crollano dell'8% i contratti “veri”. Di Cola, Cgil: “Nessuna inversione di tendenza ma l’acuirsi dei mali del lavoro”

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Roma

"Meno assunzioni, più precarietà e part-time. È iniziato così il 2024 per le lavoratrici e i lavoratori del Lazio. A confermarlo sono i dati INPS dell’Osservatorio sul mercato del lavoro elaborati dalla Cgil di Roma e Lazio e relativi al primo trimestre dell’anno in corso". Così, in una nota, Natale Di Cola' segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio

"Tra gennaio e marzo 2024 - continua - le nuove assunzioni sono state 218.716, l’8% in meno rispetto l’anno precedente, e il saldo con le variazioni contrattuali e le cessazioni dei rapporti di lavoro è pari a 57.420, in calo del 10% sia per la contrazione delle assunzioni che per la riduzione delle variazioni contrattuali che coinvolgono quasi esclusivamente i rapporti di lavoro full time. Infatti, delle assunzioni effettuate nei primi tre mesi del 2024 il 34,5% è un part time, in aumento di due 2,5 punti percentuali.Guardando alle tipologie contrattuali, mentre i contratti stabili riguardano meno di un’assunzione su 5 e i rapporti a tempo determinato oltre il 54%, aumenta il ricorso al lavoro in somministrazione (10%), ai contratti stagionali (7%) e intermittenti (5%)".

Di Cola: "Dati parziali ma preoccupanti. Quale  modello di sviluppo per Roma"?

"Seppur parziali - aggiunge Di Cola - sono dati che preoccupano rispetto lo stato di salute del tessuto economico e produttivo della nostra regione perché non evidenziano nessuna inversione di tendenza ma l’acuirsi dei mali del lavoro, tra part time involontario e forme di precarietà più spinte. È tempo che si apra una discussione profonda e coraggiosa sul modello di sviluppo della Capitale e della Regione Lazio per uscire dalla stagnazione economica e creare occupazione stabile, sicura, dignitosa e tutelata anche in vista del Giubileo che deve tramutarsi in un’importante occasione per risanare il mercato del lavoro del nostro territorio'', conclude.