Lavoro straordinario non retribuito, Lazio maglia nera d'Italia: il report

Sottopagati, sfruttati e con pochi scatti in busta paga. Sono i lavoratori del Lazio nella foto scattata da un'indagine condotta dalla Fondazione Di Vittorio

di David Perugia
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Donne e lavoro
Roma

Sottopagati, sfruttati e con pochi scatti in busta paga. Sono i lavoratori del Lazio nella fotografia scattata da un'indagine condotta dalla Fondazione Di Vittorio. 

La nostra regione è il fanalino di coda dell'intera nazione. Un dato preoccupante che vede il 47% dei lavoratori senza retribuzione per le ore di straordinario portate a termine.

Il dossier

Nel Lazio, il 47,5 per cento dei lavoratori svolge ore di lavoro straordinario non retribuite e non compensate con riposi, contro un 39,6 per cento a livello nazionale. È quanto emerge dall'inchiesta sul lavoro condotta dalla Fondazione Di Vittorio, in collaborazione con le strutture della Cgil, presentata questa mattina nella sede del sindacato a Roma. La ricerca è stata condotta raccogliendo 30 mila questionari in Italia, 1.296 nella Regione. Dai dati emerge che il 52,6 per cento dei rispondenti non ha mai svolto straordinari non pagati e compensati con riposi (60,5 per cento in Italia). Per l'11,3 per cento, invece, è capitato raramente (10 per cento in Italia), per il 16,4 per cento è successo qualche volta (15,2 per cento in Italia), mentre per il 19,8 per cento succede spesso (14,4 per cento in Italia).

Ferie non pagate

Altro dato importante e che fa parte di un altro dossier riguarda le ferie. L'80% dei datori di lavoro non paga le ferie non godute ed obbligano i dipendenti a smaltiere forzatamente entro la fine di ogni anno per non portarle in bilancio come passivo. Una pratica scorretta che sta portando a ispezioni continue nelle aziende per verificare i comportamenti non in linea con i contratti di lavoro.

Nel Lazio boom di richieste di sostegno per i lavoratori

Nel 2023, le persone che nel Lazio manifestavano disagio psicologico sul fronte lavorativo sono cresciute del 77,2% rispetto all’anno precedente e la tendenza si sta confermando anche per quest’anno: nei primi quattro mesi del 2024, infatti, emerge una crescita del 105,5% rispetto allo stesso periodo del 2023, con oltre un quarto (27,3%) dei rispondenti laziali che si trova ad affrontare problemi connessi al lavoro e ricerca per questo un supporto psicologico.

Stress da lavoro: Roma in testa alla classifica

Approfondendo ulteriormente l’analisi sulla singola regione, i dati raccolti da Unobravo mostrano come a livello provinciale la maggior parte di coloro che dichiarano di avere problemi di natura psicologica legati alla sfera lavorativa si concentri nella provincia di Roma (83,7%). Nettamente inferiori le percentuali legate alle altre aree della regione, tutte al di sotto del 7%: Latina (6,8%), Frosinone (5,1%), Viterbo (3,1%) e Rieti (1,3%).