Lazio, fuga dai Cinque Stelle verso Forza Italia. Il baricentro si sposta

Roberta Della Casa e Marco Colarossi hanno comunicato il proprio passaggio a Forza Italia: ora i forzisti sono la seconda forza di maggioranza

di Franco Pasqualetti
Roma

Nel Consiglio regionale del Lazio è fuga dai Cinque Stelle verso Forza Italia. Due consiglieri hanno infatti dichiarato di voler passare ai forzisti: Roberta Della Casa e Marco Colarossi hanno ufficialmente comunicato, al Presidente del Consiglio regionale, il proprio passaggio a Forza Italia.

Si spostano gli equilibri

Una notizia che, a parte l'emorragia grillina, crea uno scossone anche sugli equilibri di maggioranza. Forza Italia, infatti, con i due nuovi entrati superano come peso politico la Lega. Ad oggi infatti alla Pisana siedevano tre consiglieri della Lega e tre di FI. Ora il partito fondato da Berlusconi vola a cinque consiglieri ricoprendo il ruolo di appoggio più importante a Fratelli d'Italia. Il baricentro dunque si sposta e va a rafforzare la posizione dei moderati. Intanto la minoranza, già risicata, perde ancora pezzi passando da 20 consiglieri a 18. Per i Cinque Stelle una minoranza di appena due consiglieri e tanta rabbia.

Ira grillina

"Prendiamo atto della loro decisione e rispettiamo la scelta di lasciare il Movimento 5 Stelle se i valori e i principi che lo rappresentano non vengono più sentiti come propri, ma ci aspettiamo coerenza con gli impegni presi con i cittadini che li hanno votati, per questo riteniamo doverose le immediate dimissioni da consiglieri regionali eletti con il simbolo M5s''. Così in una nota il Gruppo M5S alla Regione Lazio. ''Sorprende, avendo il Movimento mantenuto costante la sua linea politica, che Della Casa e Colarossi abbiano scoperto di non ritrovarsi più nel Movimento 5 Stelle, solo dopo e non prima essere eletti con il simbolo che oggi abbandonano. Come pure fa riflettere che nessuna ipotesi di lasciare la casacca del M5S era trapelata durante la visita che il Presidente Conte ha fatto al Gruppo Consiliare in Regione Lazio poco più di due mesi fa. Sarebbe stata senza dubbio l’occasione migliore per esprimere i propri dubbi e le proprie perplessità, se davvero la critica o la dissonanza avessero avuto finalità costruttive. Rimane sospetta una giravolta ideologica di tale portata in soli sei mesi. Se al contrario, l’insoddisfazione si fosse sedimentata da tempo, bene avrebbero fatto a candidarsi, già a febbraio scorso, con Forza Italia piuttosto che con il Movimento 5 Stelle''.

"Traditi gli elettori"

''Cambiare idea è legittimo, ma correttezza vuole che chi lascia il Movimento 5 Stelle, lasci anche tutti gli incarichi che ha ottenuto grazie ad esso, per ripresentarsi alla prossima tornata elettorale con il partito verso il quale sente maggiore affinità. Lo impone il dovere morale che chiunque deve avere verso i propri elettori”. Della Casa in particolare ricopriva anche il ruolo di capogruppo. 

E la maggioranza?

Sicuramente ora Forza Italia, che fino ad oggi era vista in Regione come una sorta di partito miracolato, potrebbe batter cassa all'interno della maggioranza e chiedere nuove opportunità in tema di nomine. Già con quelle fatte finora c'erano stati dei mal di pancia che il carattere di Rocca, da sempre bravissimo nel mediare e nel fare da pompiere ai tanti problemi legati al suo entourage, aveva sanato. 

 

 

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