LazioCrea, festa di fine mandato per Buttarelli: premi top secret ai dipendenti e assunzioni
Bufera sulla gestione di Marco Buttarelli. Prima di lasciare a Forza Italia ridisegna il management della società regionale
LazioCrea, festa di fine mandato per Buttarelli: premi top secret ai dipendenti e assunzioni
LazioCrea, la società cassaforte che dispensa fondi e contributi dall'Agricoltura sino alla gestione del programma operativo di gestione dei fondi strutturali Eu, nella bufera. Anzi, è il presidente uscente Marco Buttarelli ad essere al centro di una polemica aspra su una tantum erogati nella busta paga di gennaio 2025, quasi “fosse un saluto e un ringraziamento” ai “fedelissimi”.
E questo perché il presidente di nomina FdI, secondo l'accordo che ha consentito la rimodulazione delle deleghe degli assessori regionali, dovrebbe lasciare il posto a un nuovo presidente nominato da Forza Italia. E che fa l'uscente: distribuisce premi e porta in Cda la nomina di un nuovo dirigente.
I premi a pochi e avvolti nel mistero
Premi di produzione elargiti a un ristretto gruppo ristretto di dirigenti, funzionari e impiegati che ha scatenato una caccia ai beneficiari, poiché sulle attribuzioni dell'Una Tantum l'azienda ha deciso la linea della segretezza. Ma i sindacati vogliono vederci chiaro e hanno aperto un canale con diversi consiglieri regionali per arrivare “se non a una trasparenza dovuta da un'azienda che gestisce denaro pubblico” a sapere a quanto ammontano i fondi, i criteri con cui sono stati erogati, il numero delle persone e da quale capitolo del bilancio sono stati prelevati. C'è un forte sospetto che siano riferibili al “Fondo 68 ter”, piccola cassaforte di accantonamenti destinati alla premialità dei dipendenti. Diversamente, se le Una Tantum fossero “figlie del bilancio generale”, sapere se Regione Lazio le ha regolarmente approvate come socio unico.
La piccola rivoluzione nella gestione Buttarelli
E poi c'è la questione del presidente Marco Buttarelli. Già noto alla cronache durante la Giunta Storace, dove rivestiva il ruolo di Capo di gabinetto, in un anno il colosso regionale da 1676 dipendenti conta 5 direttori apicali e circa 30 dirigenti ha visato una piccola rivoluzione di deleghe e responsabilità. Lo stesso presidente a fronte di una retribuzione lorda di 104 mila euro di cui 80 mila per le deleghe attribuite, con la nomina di un direttore generale ha spostato tutte le deleghe iniziali su questa figura operativa ma nella sezione “Trasparenza” del sito aziendale non c'è traccia di una diminuzione del compenso per le “funzioni cessate”. In compenso e in barba alla spending review, Buttarelli da amministratore unico è diventato presidente di Cda e con l'aggiunta di un direttore generale da 150 mln di euro.
Infine, una nota di bilancio. Sul sito della società che ha un cuore informatico di rilievo, il bilancio mostra una liquidità pari a 23 mln di euro e un valore della produzione pari a 166 mln di euro.