Le mani dei poteri forti sui rifiuti di Roma. “E al Comune solo bravi ragazzi”

Marco Di Stefano “senatore” dei consiglieri fa il bilancio di 7 mesi di Giunta Gualtieri: “Su Roma pioveranno 5-6 miliardi ma sono soldi per i romani"

Roma
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Ce n'é' per tutti: “Gualtieri? Gran lavoratore tra mille problemi” Il termovalorizzatore? Nessuno sapeva niente, neanche i suoi. I consiglieri comunali di Roma? Una volta c'erano D'Alema, Fini, Rauti e Pannella, oggi sono bravi ragazzi. I poteri forti? Si occupano di rifiuti”.

Marco Di Stefano al Consiglio Comunale di Roma lo chiamano il senatore, per via della sua esperienza di ex consigliere comunale nel '97, poi assessore regionale, quindi consigliere regionale e poi deputato. E quando Marco Di Stefano (Udc-ForzaItalia) si alza e parla, persino la maggioranza lo sta ad ascoltare. E dopo 7 mesi è tempo di bilanci e soprattutto di guardare avanti, “perché su Roma stanno per piovere qualcosa come 5-6 miliardi di euro nei prossimi anni”.

Consigliere di Stefano, partiamo dal sindaco. Che idea si è fatto dell'ex ministro Roberto Gualtieri?

“Una brava persona e un lavoratore, ma abbiamo trovato una città semi distrutta da 5 anni di governo 5 Stelle. Sta cercando di fare qualcosa tra mille difficoltà”.

Ma la sorpresa del mega termovalorizzatore?

“Quando ha deciso di portare a Roma l'idea del termovalorizzatore mi ha trovato concorde perché era un'idea che avevo portato io stesso e credo sia l'unico modo per risolvere il problema dei rifiuti di Roma. Non è possibile immaginare che questa città sia così sporca a fronte di una tassa sui rifiuti che è la più alta d'Italia e con un terzo dei romani che paga la Tari perché l'Amministrazione non manda i bollettini al 66%”.

 

Lei è entrato per la prima volta in Consiglio a Roma nel 1997. Come è cambiata la città e la classe politica?

“La prima volta che sono entrato in Consiglio comunale sedevano persone che si chiamavano Massimo D'Alema, Marco Pannella, Pino Rauti, Gianfranco Fini ed era un consiglio comunale di altissimo livello politico. Piano piano mi è sembrato di vedere che il consiglio scendesse di qualità e anche in questa consiliatura ci sono moltissimi bravi ragazzi che però sono alle prime esperienze e che non hanno un peso politico importante. Credo che la Giunta Raggi abbia aiutato a squalificare il ruolo del consigliere comunale che io credo sia invece importantissimo. Appena sono entrato ho constatato che sono considerati come dipendenti comunali con tutto il rispetto per i dipendenti”.

Capitolo Grandi Eventi. Parliamo di Expo, di Giubileo. Secondo lei Roma ce la farà

“Non vorrei sbagliarmi ma fra Giubileo, Pnrr e senza mettere quelli che arriveranno se vinceremo Expo, su Roma pioveranno nei prossimi anni trai 5 e i 6 miliardi di euro. Se questo sindaco è capace può stravolgere questa città facendola diventare veramente competitiva. Questi soldi andranno investiti per Giubileo, Expo e Ryder Cup, però non possiamo dimenticare che questo soldi andranno vanno investiti per dare una migliore qualità della vita ai romani. Pensare solo che il Giubileo possa essere l'anno del business al di là del'Anno Santo nel suo valore cristiano non è corretto; deve essere un investimento per agevolare la vita dei turisti e il giorno dopo pensare ai romani”.

Esiste un problema per la gestione di questi fondi che arriveranno a Roma?

“Il vero problema è il fatto che non ci sono persone e personale abbastanza competenti, tant'è che l'Amministrazione stia facendo dei bandi per poter avere dei tecnici per i bandi di gara”.

E ce accorgiamo oggi? Non si doveva fare una ricognizione del personale al momento dell'ingresso in Comune di questa Giunta?

“Quesoa è stato fatto a rilento e faccio l'esempio che al Dipartimento Urbanistica mancano 200 dipendenti rispetto a quanti ce ne erano prima, mancano i Rup (responsabili del procedimento); mancano le menti dirigenti. Questi soldi serviranno a fare tanti trasporti e a portare il ferro in periferia. Faccio come esempio la scelta non solo con quale criterio – ma lo immagino in maniera maliziosa - l'area di Tor Vergata- e c'è in previsione di ridare dignità alle periferia e collegarle con la città storica”.

Parliamo di urbanistica, materia in cui lei è decisamente ferrato e poi perché ben conosce per esperienza i poteri forti che si muovono intorno a questo settore. Che effetto avrà la revisione degli estimi catastali sul Centro storico?

“Io penso che i poteri forti in questo momento si stiano concentrando su altre materie, ad esempio questa proposta improvvisa di Gualtieri sul Termovalorizzatore. Noi abbiamo chiesto un consiglio straordinario sul ciclo dei rifiuti e quando Gualtieri è intervenuto ha detto che avrebbe fatto un termovalorizzatore da 700 mila tonnellate e la maggioranza non sapeva niente. Io credo che oggi gli interessi delle grandi lobby di questa città siano più rivolti verso il settore dei rifiuti, il più importante e ricco. Sugli estimi spero che ci sia una legge abbastanza pacata, perché non vorrei che a pagare fossero sempre i soliti, i piccoli proprietari. Sul Centro storico cv'è grandissima attenzione ma dei Fondi che stanno acquistano tutot quello che c'è a Roma e per loro non sono certo gli estimi un problema. Poi c'è il problema delle norme tecniche ma ci stiamo lavorando e ci sto lavorando in prima persona”.

Non le chiedo il peggio, ma il miglior assessore?

“Se mantiene quello che ha detto, ho apprezzato l'assessore Veloccia che io ho definito un comunista liberale. Ha fatto un intervento che sembra uno di Forza Italia, un comunista travestito. Ha detto cose che condivido pienamente anche se tra dire e fare c'è di mezzo il mare. Ho dato la mia massima disponibilità perché quando c'è da fare qualcosa per la città non vedo i colori politici”.