Lukaku a Roma: la beffa. Auto devastate dai tifosi, As Roma e Adr come Pilato
Dopo mesi di silenzio, ecco il carteggio legale con il quale le società coinvolte fanno muro contro i risarcimenti. E la Prefettura tace
Chi si ricorda l'arrivo di Lukaku all'aeroporto di Ciampino? Correva il terzo anno dell'era Mourinho ed era il 31 agosto quando la Roma si preparava ad un campionato da sogno. Atterra il fuoriclasse belga e Ciampino esplode di gioia con una serie di auto parcheggiate utilizzate come trampolino per vedere dall'alto l'uomo da un metro e 91 cm. Risultato? Tre auto devastate e né Adr né As Roma, disposte a pagare i danni.
Così i 3 dipendenti dell'aeroporto, dopo mesi di calvario, dovranno attendere la pronuncia del giudice di Pace dei Castelli Romani che dovrà decidere se il comportamento di Adr di far pagare un canone per i parcheggio nell'area dipendenti e poi non custodirla equivale una responsabilità per i danni subiti.
Ecco il carteggio tra i legali di Adr e As Roma
In attesa della pronuncia, emergono le carte imbarazzanti tra i legali dei danneggiati e le società AS Roma e Adr. La prima lettera è a firma del capogruppo della Lega in Consiglio Comunale, Fabrizio Santori che già nel settembre scorso sollecitava Lina Souloukou per la Roma e Marco Troncone per Adr a “provvedere quanto prima al risarcimento dei danni”.
L'As Roma: da ricorrenti a diffidati
Arriviamo al 340 novembre scorso e lo studio legale Legance replica così alla richiesta di risarcimento: “... Risulta, infatti, pacifico come l'assembramento dei "tifosi" in occasione dell'arrivo del noto calciatore sia avvenuto in maniera del tutto spontanea. in alcun modo sollecitata e men che meno organizzato dalla A.S. Roma a dimostrazione di ciò, sia sufficiente rammentare come siano stati proprio gli organi di stampa a fornire informazioni circa la data e I'orario di arrivo del calciatore a Ciampino...”. Un perfetto artificio legale con il quale la società giallorossa se n'è lavata le mani, addirittura con una diffida a proseguire l'azione legale”.
Nessuna pietà i proprietari della Panda Rossa della Nissa Qashai e la Suzuki Swift.
E Adr che attraverso Adr Mobility “noleggia” il parcheggio ai dipendenti? Con una lettera dello scorso 14 dicembre, l'Ufficio Legale apre una speranza per i danneggiati e rinvia le carte alla società di assicurazione Lloyd's Insurance che prontamente risponde: “Dagli accertamenti effettuati è emerso che la stessa non può essere accolta. in quanto non risultano profili di responsabilità a carico dell'Assicurato. Trattasi infatti di area di parcheggio non custodita e non recintata. La manifestazione dei tifosi della squadra della Roma e stata supervisionata dalle forze dell'ordine”.
Fabrizio Santori, Lega: "Un chiaro esempio di negligenza"
A chi si é visto le auto devastate dalla furia della tifoseria non resta che il Giudice di Pace che dovrà valutare il comportamento di chi si è lavato le mani. Il commento di Fabrizio Santori, unico politico ad aver preso a cuore i danneggiati: “Mi auguro che L'As Roma e la Prefettura e Adr accolgano le richieste dei cittadini, rimasti senza risposte per mesi. E' un chiaro esempio di negligenza nella gestione della sicurezza dell'area e dall'As Roma che non ha garantito la giusta sicurezza. Oltre i danni anche la beffa di dover spendere per difendere i proprio diritti. Le prove erano evidenti ma oggi resta un atteggiamento superficiale”.