"Mancini, il re delle nomine di Gualtieri, scivola sui rifiuti". L'accusa M5S

Antonio De Santis contro il deputato Claudio Mancini: “Vuole l'inceneritore a tutti i costi ma non è un espetto di rifiuti”

Roma
Condividi su:

Emergenza rifiuti, è battaglia aperta tra i Movimento Cinque Stelle e il Pd. In un lungo intervento il capogruppo della Civica Raggi, Antonio De Santis, affronta il deputato Dem Claudio Mancini, il vero deus ex machina della Giunta Gualtieri. Una per tutte: “Abile sulle nomine, ma sulla differenziata dimentica i numeri reali”.

Scrive De Santis: “Claudio Mancini, deputato dem e fautore dell'articolo 13 del Decreto Aiuti con il quale il Governo darebbe al sindaco di Roma poteri straordinari sul ciclo dei rifiuti in veste di commissario per il Giubileo, ha mostrato in questo primo periodo di sindacatura Gualtieri di essere un abilissimo politico e mediatore sulle nomine, ma certo non esperto di rifiuti. La sua difesa dell'inceneritore è strenua, e guai a chi glielo tocca! Se l'idea fallisse - Dio voglia! - la colpa però sarebbe tutta del M5S, secondo lui disfattista per antonomasia”.

Emergenza rifiuti: i numeri del Movimento

Quindi i numeri reali secondo il Movimento: “Peccato che quando Mancini snocciola i dati sulla differenziata dimentichi di dire che quando noi abbiamo portato Roma - unica città nel mondo - nel 2018 a una raccolta differenziata spinta porta a porta che ha coinvolto 500mila cittadini nel VI e X Municipio, la raccolta differenziata è arrivata in quei luoghi proprio al 70%. Noi avevamo un cronoprogramma serratissimo che prevedeva l'implementazione del porta a porta su 3 Municipi al ritmo di 500mila cittadini l'anno, cosa che le altre città fanno in più annualità. Dal momento che il progetto funzionava, qualcuno all'improvviso ha pensato bene di staccare le telecamere del Tmb Salario, gli ha dato fuoco e tre mesi dopo hanno provato a fare lo stesso con Rocca Cencia”.

Emergenza rifiuti: "Chi decide a Roma: Gualtieri o Mancini"?

Quindi il consiglio al deputato Mancini che viene descritto quasi come “il sindaco reale”: “Bene, da allora siamo andati in emergenza e non si è più potuto continuare con l'implementazione del porta a porta. Ma questo lo dimenticano sempre tutti, a cominciare, purtroppo, da alcuni esponenti Dem come Mancini che ha sentito il bisogno di dire la sua su questo tema. A tal proposito, se proprio intendesse fare le veci del Sindaco, dovrebbe suggerire di pensare subito alla pulizia della città, che è in condizioni pessime, invece di cavalcare un progetto destinato a non risolvere comunque la situazione. Non pensi al problema dei rifiuti nei prossimi anni, la città è sporca oggi".