Medjugorje è riconosciuto: per la Chiesa è un luogo spirituale. Arriva il nihil obstat, ma i messaggi sono “presunti”

Il Dicastero per la Dottrina della Fede riconosce il santuario della Madonna in Bosnia. Sui veggenti: “No a pellegrinaggi per incontrarli”

Roma

Dopo 43 anni dalla prima pronuncia, la Santa Sede ha scritto un nuovo capitolo della santuario di Medjugorje concedendo il Nihil obstat e quindi riconoscendo il valore spirituale del luogo di pellegrinaggio sulla collina della Bosnia Erzegovina.

Ma attenzione, quanto publicato sul Bollettino della Santa Sede e redatto da Dicastero per la Dottrina della Fede e firmato dal Prefetto e Cardinale Victor Manuel Fernandez “ex audienza” del 28 agosto con Papa Francesco non riconosce ufficialmente i “messaggi” della Madonna di Medjugorje, definendoli ancora “presunti” e, di fatto, allontana i veggenti, raccomandando ai pellegrini di non fare viaggi per incontrarli”.


I pellegrinaggi per "incontrare" Maria Regina della Pace

Insomma, Medjugorje è una proposta spirituale reale e “Ad ogni modo, le persone che si recano a Medjugorje siano fortemente orientate ad accettare che i pellegrinaggi non si fanno per incontrarsi con i presunti veggenti, ma per avere un incontro con Maria, Regina della Pace, e, fedeli all’amore che lei prova verso suo Figlio, per incontrare Cristo ed ascoltarlo nella meditazione della Parola, nella partecipazione all’Eucaristia e nell’adorazione eucaristica. Come accade in tanti Santuari diffusi in tutto il mondo, nei quali la Vergine Maria è venerata con i più variegati titoli”.


Le condizioni per un'esperienza spirituale di "grande valore"

Il luogo di culto, "definito come un'esperienza spirituale di grande valore, potrà continuare a ricevere pellegrini a condizione che in ogni pubblicazione che raccoglierà i “messaggi” venga inclusa anche la nota della Santa Sede". Si legge chiaramente: “Il Visitatore Apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, che continuerà a svolgere le funzioni a lui affidate, dovrà verificare che, in ogni pubblicazione che raccolga dei messaggi, venga inclusa la presente Nota come Introduzione. Egli stesso opererà poi il discernimento di eventuali messaggi futuri – o di messaggi passati che non siano ancora stati pubblicati – e dovrà autorizzarne l’eventuale pubblicazione, alla luce dei chiarimenti sopra offerti. Ugualmente, prenderà le misure da lui considerate necessarie e guiderà il discernimento pastorale di fronte a nuove situazioni che possano presentarsi, tenendo informato questo Dicastero”.

I messaggi e il valore dello Spirito Santo

E sui messaggi il Dicastero è ancora più chiaro: “La valutazione degli abbondanti e diffusi frutti tanto belli e positivi non implica dichiarare come autentici i presunti eventi soprannaturali, ma soltanto evidenziare che “in mezzo” a questo fenomeno spirituale di Medjugorje lo Spirito Santo agisce fruttuosamente per il bene dei fedeli. Pertanto si invita ad apprezzare e condividere il valore pastorale di questa proposta spirituale. Inoltre, la valutazione positiva della maggior parte dei messaggi di Medjugorje come testi edificanti non implica dichiarare che abbiano una diretta origine soprannaturale. Di conseguenza, quando ci si riferisce a “messaggi” della Madonna, si deve intendere sempre “presunti messaggi”.

"I presunti messaggi non implicano una dichiarazione soprannaturale"

E di fonte ai “Presunti messaggi”, i fedeli “sono autorizzati a dare ad esso in forma prudente la loro adesione, sebbene questo non implichi una dichiarazione del carattere soprannaturale del fenomeno in parolae ricordando che i fedeli non sono obbligati a credervi, il nihil obstat indica che questi ultimi possono ricevere uno stimolo positivo per la loro vita cristiana attraverso questa proposta spirituale e autorizza il culto pubblico. Tale determinazione è possibile in quanto si è potuto registrare che in mezzo ad un’esperienza spirituale si sono verificati molti frutti positivi e non si sono diffusi nel Popolo di Dio effetti negativi o rischiosi”.

In conclusione la Regina della Pace, secondo il Dicastero della Fede è un'esperienza spirituale che la Chiesa di Roma approva. I messaggi sono presunti e i veggenti sarebbe meglio non incontrarli.

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