Mercato libero del gas, Roma stangata dai gestori: la città dove costa di più
Indagine comparativa tra 20 città: nella Capitale la media record è di 2 mila euro l'anno. E sul prezzo variabile si risparmia un po'
In vista dell’addio al mercato tutelato del gas, Assoutenti ha realizzato una indagine in 20 città italiane sui nuovi costi delle forniture che dovranno affrontare le famiglie con il passaggio al mercato libero e la scoperta: Roma è la città in cui l'energia del gas costa più cara.
Nello specifico l’associazione ha messo a confronto le migliori offerte reperibili sul “Portale offerte” di Arera, sia per i contratti a prezzo fisso che per quelli a tariffa variabile, per una famiglia che consuma 1.400 metri cubi di gas all’anno.
Mercato libero, la stangata per i romani
Per quanto riguarda i contratti a prezzo fisso, a Roma si registra la spesa maggiore per chi oggi sceglie un operatore del mercato libero: la migliore offerta prevede infatti una bolletta media annua del gas da 2.045 euro – spiega Assoutenti – Al secondo posto tra le principali città si piazza Catanzaro, con una bolletta media da 2.032 euro annui a famiglia, seguita da Palermo con 2.024 euro. Sul fronte opposto, la città con la migliore offerta a prezzo bloccato è Milano: una famiglia che oggi passa al mercato libero si ritrova una bolletta da 1.816 euro annui (offerta migliore sul portale Arera) con un risparmio pari a 229 euro rispetto a Roma. Seguono Trieste, Bolzano e Trento con una bolletta media del gas di circa 1.837 euro annui.
E sui contratti variabili, sempre a Roma il primato
Anche per i contratti a prezzo variabile, ossia quelli indicizzati all’andamento del costo dell’energia, Roma detiene il primato della bolletta “stimata” più cara, con una media di 1.754 euro annui a famiglia scegliendo oggi l’offerta più conveniente sul sito di Arera. Seguono Catanzaro (1.739 euro annui) e Palermo (1.723 euro annui). La città con il contratto a prezzo variabile più conveniente è Trento, con una bolletta media stimata in 1.553 euro annui a famiglia, seguita da Trieste, Bolzano e Milano con circa 1.554 euro.
Truzzi, assoutenti: "Chi vive al sud è penalizzato e la concorrenza è ancora lontana"
“In linea di massima i cittadini che risiedono al sud Italia appaiono i più penalizzati dallo stop al mercato tutelato del gas, in quanto le offerte degli operatori presentano condizioni economiche più svantaggiose – afferma il presidente onorario di Assoutenti, Furio Truzzi – In tutte le città monitorate le offerte a prezzo fisso sono sensibilmente più costose rispetto alle tariffe del mercato tutelato, ed emerge una carenza di reale concorrenza tra operatori, al punto che per ogni provincia si registrano in media solo 3 offerte a prezzo variabile più vantaggiose rispetto al regime di maggior tutela dove rimarranno gli utenti vulnerabili. Questo dimostra come le società energetiche, in questa delicata fase, stiano applicando politiche rialziste e tese alla massima prudenza, che finiscono per svantaggiare gli utenti. Questo è il peggior modo per entrare nel mercato libero” – conclude Truzzi.