Mobilità elettrica, il dramma dell'architetta: tra colonnine rotte e disagi

Si chiama Mercedes ma ha grossi problemi con la sua Smart elettrica: l'architetta Nardone alle prese con la ricarica. Il video è da ridere

David Perugia di
Mercedes Nardone
Roma

Si chiama Mercedes ma ha grossi problemi con la sua Smart elettrica. L'architetta Mercedes Nardone ha affidato a Tic Toc il suo personale sfogo contro la mobilità elettrica. Difficoltà con le colonnine, ricariche lente, problemi con l'App e coi cavi di ricarica. 

Un racconto a metà strada tra il dramma e la commedia fantozziana. 

Disavventure elettriche

La giovane architetta, trasferita per lavoro in Sardegna, ha rischiato di rimanere a piedi proprio per a mancanza di colonnine di ricarica. "Inizialmente - racconta nel video - quando ero a Roma le colonnine sorgevano a ogni angolo. Poi col tempo la situazione è cambiata e man mano mi sono disinnamorata di una mobilità ecologica che, idealmente, poteva essere un toccasano per l'ambiente. Arrivata in Sardegna ho testato che con la Smart è un po' difficile ricaricare. Da casa è impossibile ma stiamo cercando di risolvere il problema".

 

Niente scenate

Dopo aver vagato ore alla ricerca di una ricarica in terra sarda ha trovato un punto charge. "Ma non fast - spiega - perché la mia Smart potrebbe ricevere energia anche 22 kw, qua al massimo si arriva a 11. Il che significa tempi lunghissimi di ricarica, ma almeno non resto a piedi". Alla fine, con una calma serafica, ha deciso di lasciare l'auto in carica e di fare una passeggiata nella spiaggia del principe. Almeno una bella che riempie il cuore e l'anima l'ha trovata: "Molto più facile costruire che ricaricare un'auto elettrica", il commento laconico.

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