Natalità, corteo degli studenti contro gli Stati generali: scontri e cariche
Gli studenti e gli appartenenti alla rete Aracne hanno tentato di violare la zona rossa dove si stanno svolgendo il vertice: cinque ragazzi feriti
Un corteo per dire no agli Stati geneali della Natalità. Gli studenti e gli appartenenti alla rete Aracne hanno tentato di violare la zona rossa dove si stanno svolgendo gli incontri sulla Natalità. Circa 300 ragazzi, quasi tutti minorenni, hanno sfilato dietro a un grosso striscione.
"Per un'altra educazione", la grande scritta che guida la protesta. Durante le fasi calde degli scontri cinque ragazzi sono rimasti feriti. In particolare una ragazza ha riportato una vistosa ferita alla testa ed è stata trasportata in ospedale.
La manifestazione
La manifestazione era autorizzata, ma si sarebbe dovuta concludere a piazza Cavour, gli studenti hanno invece deviato per provare a raggiungere l'Auditorium Parco della Musica dove si sta svolgendo la kermesse dedicata alla Natalità. Gli studenti hanno provato a forzare il cordone di protezione delle Forze dell'Ordine che hanno reagito con una carica di allegerimento.
Bruciato il programma di Valditara
Durante la manifestazione è stato bruciato il programma "educare alle relazioni" del ministro Valditara, ci sono stati momenti di tensione quando il corteo ha deviato e ora sta cercando ancora di forzare il cordone della polizia. "Gridiamo per tutte le donne che più non hanno voce", così i cori dei ragazzi. L'iniziativa è organizzata e vede la partecipazione di giovani che aderiscono alle realtà Aracne, Zaum, Coordinamento Collettivi Sapienza e studenti delle scuole superiori.
I feriti
Durante le fasi coincitate in cui manifestanti e Polizia sono venuti a contatto cinque ragazzi sono rimasti feriti. In particolare una ragazza ha riportato una vistosa ferita alla testa. "La Polizia ci ha manganellati", ha gridato un giovane in testa al corteo.
Nuovi scontri
Un altro momento di tensione c'è stato a ridosso di piazza Cavour dove alcuni facinorosi hanno lanciato bottiglie e sassi contro la Polizia. Due ragazzi sono stati fermati dalla Digos. La tensione resta alta anche perché i manifestanti hanno dichiarato di voler raggiungere l'area degli Stati generali. La Questura ha rafforzato il numero di agenti a protezione della mini zona rossa vietata ai manifestanti.