Negozi, centri commerciali e supermercati: sciopero il 25 Aprile e 1° maggio
La rivolta dei dipendenti del commercio: “Non siamo più disposti a lavorare nei giorni festivi, sacrificando famiglia e affetti"
“Non siamo più disposti a lavorare nei giorni festivi, sacrificando famiglia e affetti. Perdendoci dei momenti di socialità per nulla”. I lavoratori dei centri commerciali, dei negozi lungo le vie dello shopping, i dipendenti dei supermercati e delle aziende della grande distribuzione organizzata preparano la protesta. Il 25 aprile e il 1 maggio è sciopero.
Un'agitazione forte in due giorni chiave per gli affari.
Sciopero 25 aprile e 1 maggio
Nonostante la volontà di numerosi gruppi e proprietà di mantenere aperte le strutture, dagli ipermercati agli shopping mall, spesa e acquisti saranno a rischio. A proclamare la mobilitazione le sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
I segretari generali di Roma e Lazio
“La scelta di alcune aziende della distribuzione di aprire al pubblico nelle prossime festività del 25 aprile e 1° maggio 2024, costituisce un atto assolutamente inopportuno ed irresponsabile: non solo, infatti, si continua a perseguire la fallimentare logica delle liberalizzazioni selvagge delle aperture festive ma, soprattutto, rifiutandosi di definire attraverso la contrattazione collettiva, condizioni retributive e normative adeguate per chi lavora, si continua a sfruttare il lavoro, scaricando su milioni di dipendenti di questi settori i costi e gli effetti collaterali di una concorrenza senza limiti e regole” hanno scritto nella proclamazione i segretari generali di Roma e Lazio Alessandra Pelliccia, Stefano Diociaiuti e Alessandro Contucci. La stessa linea era stata dettata per Pasqua e Pasquetta, come da anni a questa parte.
La rivolta contro il lavoro nei festivi
Nero su bianco il vedemecum per i lavoratori. Chi è stato assunto prima del 2015 infatti non ha il festivo obbligatorio, mentre per i contratti siglati negli anni seguenti c’è una clausola apposita sulla cui interpretazione e applicazione c’è un dibattito giurisprudenziale ancora in corso. Così i sindacati invitano le lavoratrici e i lavoratori che non hanno la prestazione festiva nel contratto individuale di lavoro a non dare la propria disponibilità ad effettuare prestazioni straordinarie festive. Astensione dunque il 25 aprile e il 1 maggio. Per coloro che invece hanno la prestazione festiva nel contratto individuale di lavoro l’invito è quello di scioperare.