'Ndrangheta a Roma: 65 in manette tra Anzio e Nettuno. Infiltrati ovunque

Decapitata un'associazione mafiosa sul litorale sud di Roma: infiltrazioni nella pubblica amministrazione e traffico di droga: 65 arresti

Roma
Condividi su:

Alba di fuoco sul litorale tra Anzio e Nettuno: i Carabinieri eseguono 65 ordinanze di custodia cautelare contro un'organizzazione di stampo mafioso che si era infiltrata nella Pubblica Amministrazione

Su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, dalle prime luci dell’alba, a Roma e provincia, è in corso una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma per dare esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, che dispone misure cautelari nei confronti di 65 persone, talune delle quali gravemente indiziate di far parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso (416bis CP), costituente una cd. locale di ‘ndrangheta.

 

Base dei narcotrafficanti

L'ipotesi investigativa è che la “cupola” avesse assunto il controllo del territorio nel litorale a sud di Roma, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale. Perquisizione e sequestri in tutta la zona.

Perquisizioni negli uffici comunali di Anzio e Nettuno

I carabinieri del Nucleo Investigativo della Capitale stanno effettuando una serie di perquisizioni negli uffici comunali di Anzio e Nettuno nell'ambito del maxi blitz anti 'ndrangheta coordinato dai procuratori aggiunti della Capitale Michele Prestipino e Ilaria Calò. L'atto istruttorio è finalizzato alla ricerca di documentazione utile alle indagini, in particolare in merito alle infiltrazioni mafiose nel traffico di rifiuti.

Le accuse

Secondo quanto emerso dalle indagini, gli arrestati avrebbero costituito una locale di 'ndrangheta, che si ipotizza avesse assunto il controllo del territorio nel litorale a sud di Roma, infiltrandosi nelle pubbliche amministrazioni e gestendo operazioni di narcotraffico internazionale. Alle 65 persone arrestate, di cui 39 in carcere 26 agli arresti domiciliari, vengono contestate, a vario titolo, le accuse di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, la cessione e detenzione ai fini di spaccio, estorsione aggravata e detenzione illegale di arma da fuoco, fittizia intestazione di beni e attivita' organizzate per il traffico illecito di rifiuti aggravato dal metodo mafioso