No vax in politica: ecco il movimento del medico star della tv, Mariano Amici
Esclusivo. Cosa c'è dietro il movimento Amici per l'Italia, la creatura del medico di Ardea che vuole cacciare tutti i vecchi politici. Cinque Stelle compresi
di Fabio Carosi
E' stato il primo a sostenere che il vaccino contro il Covid non serviva e che le persone si potevano curare a casa. Ora, sospeso dall'Ordine dei Medici per non aver voluto fare il vaccino, il dotto Mariano Amici, medico di Ardea ma anche star televisiva a Non è l'arena di Massimo Giletti, annuncia l'ingesso in politica. E anche un libro verità sul Covid.
In realtà è un ritorno perché Amici è stato sindaco di Ardea, con la fascia della Dc, dal 1981 a 1994, senza mai rinunciare alle viste domiciliari ai pazienti Asl. Un impegno ma anche un bacino di voti che non lo ha mai abbandonato. Ora si candida a fare il salto di qualità, presentando il progetto politico che dovrebbe portarlo alle prossime elezioni a presentare una lista in tuitta Italia. Ma prima le prove tecniche ad Ardea in primavera, quando tenterà di riprendersi la vecchia fascia tricolore.
Amici per l'Italia pronto a scendere in campo
Ad affaritaliani.it, racconta come intende scendere nell'agone nazionale, le motivazioni e il progetto di “movimento non partito”. Intanto una premessa: dopo aver costruito un piccolo impero mediatico con una tv e una radio che si ascolta – “per ora” solo nel Lazio e in Lombardia, ha lasciato ogni legame con la sede del suo “Amici network”, per evitare di cadere nella sindrome di Silvio Berlusconi. Quindi, la politica.
Dottor Amici, perché questo nuovo impegno in politica?
“Ritengo che gli attuali governanti da diversi anni non sono in grado di governare il Paese e lo dimostrano i fatti – hanno devastato l'Italia con l'ultima vicenda del Covid e hanno finito per mettere in ginocchio l'economia nazionale e, laddove ho notato che a fronte di un ricorso dove il Tribunale mi dava ragione e quindi il Governo avrebbe dovuto cambiare rotta, invece ha completamente disatteso il provvedimento del Tribunale continuando con tutte queste prepotenze in danno dei cittadini italiani. E questo dimostra che non bastano più i Tribunali per cambiare la legge in Italia, e purtroppo bisogna proprio cambiare le leggi. E siccome le leggio le fanno i parlamentari, i parlamentari vanno sostituiti. Gli attuali e molti dei precedenti hanno dimostrato che non sono all'altezza di occupare certe poltrone, perché non si sa neanche di cosa vivono, che cultura hanno. Ma certo, non sono in gradi di gestire un'azienda familiare figuriamoci una nazione”.
Ma Amici per l'Italia cosa sarà? Un movimento? Un partito?
“Adesso Amici per l'Italia è un movimento aggregativo civile nazionale, che tende ad aggregare tutti gli italiani dal colore politico e dall'eventuale partito di appartenenza che vogliano concorrere alla soluzione dei problemi dell'Italia. Non parliamo più di destra e sinistra perché non esistono più e non esiste l'ideologia e quando occorre stanno tutti insieme per esercitare un potere dittatoriale. I cittadini devono scendere in campo e debbono contribuire tutti i benpensati a risolvere i problemi dell'italia”.
Sembra quasi una riedizione del Cinque Stelle?
“Assolutamente no, perché la riedizione del 5 Stelle è quella di tutti i partiti. Perché a fronte della legge elettorale sono i segretari di partito che fanno le liste. E quindi non scelgono i migliori ma coloro che devono solo alzare la mano. Allora ci ritroviamo soggetti che sino al giorno prima hanno venduto le noccioline e le bibite allo stadio del Napoli e oggi si ritrovano a fare il ministro degli Esteri. E questo noi non lo possiamo consentire. Questo non è buon governo. Allora noi abbiamo l'ambizione di sceglie, anzi di non scegliere ma promuove l'interazione con i cittadini per far emergere le migliori figure. Chi vuole partecipare si deve mettere in luce e parlare della soluzioni, sarà la figura che in maniera del tutto naturale andrà domani a governare”.
(Fine prima puntata - Segue)