"Nuova Provincia Porta d'Italia", a Fiumicino prove tecniche di "secessione"
L'idea è quella di formare la sesta provincia del Lazio, dal nome abbastanza affascinante: “Porta d’Italia”, a richiamare l’immagine di un territorio d’approdo
L'idea è quella di formare la sesta provincia del Lazio, dal nome abbastanza affascinante: “Porta d’Italia”, a richiamare l’immagine di un territorio d’approdo per chi viene da fuori. Già, perché sono in totale 12 i comuni interessati all’eclatante progetto, tutto laziale.
Capofila del progetto con prove tecniche di "secessione" c'è proprio Fiumicino.
Il progetto: creare la sesta provincia del Lazio
Oltre a Tarquinia, Monte Romano e Montalto di Castro, ci sono anche Fiumicino (che diventerebbe il capoluogo della nuova provincia), Civitavecchia, Ladispoli, Santa Marinella, Anguillara, Trevignano, Tolfa e Allumiere. A questi si dovrebbe aggiungere anche Cerveteri, che però sembra essersi defilata nelle ultime ore. Il progetto è ambizioso, l'idea potrebbe essere vincente anche e soprattutto in chiave turistica. Portare in una maxiprovincia tutto il litorale etrusco partendo dalla porta di Roma via mare: Fiumicino.
Il convegno a Fiumicino
A far da apripista al progetto il sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, che ha organizzato a Fiumicino un convegno per discutere del progetto e farlo crescere insieme a tutti i soggetti che prenderanno parte al piano di Porta d'Italia: da Enrico Michetti, il più grande amministrativista d'Italia, a Agostino Prete, coordinatore comitato Nuova Provincia “Porta d’Italia”. L'appuntamento è per venerdì 1 marzo alle 17, presso il best western hotel di via portuense Fiumicino.