Omicidio Mastropietro, presidio davanti la Cassazione: "Giustizia per Pamela"

"Giustizia per Pamela Mastropietro": la scritta campeggia davanti alla corte di Cassazione a Roma dove è attesa la sentenza sull'ergastolo

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La mamma di Pamela
Roma

"Giustizia per Pamela Mastropietro": la scritta rossa su uno striscione bianca campeggia davanti alla corte di cassazione a Roma dove oggi, martedì 23 gennaio, è attesa la sentenza per l'uccisione della 19enne romana violentata e fatta a pezzi il 30 gennaio 2018 a Pollenza in provincia di Macerata.

La madre della giovane, Alessandra Verni, insieme ad amici e familiari ha lottato in questi anni per chiedere giustizia.

Le parole della mamma

"Ora mi aspetto di sentir pronunciare la parola ergastolo, dopo tre gradi di giudizio in cui è stata confermata la violenza e tutto lo schifo che è stato fatto sul corpo di mia figlia, io oggi mi aspetto che i giudici pronuncino ergastolo". In piazza, davanti alla cassazione, stamattina è atteso anche Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela Orlandi, la giovane cittadina del Vaticano scomparsa misteriosamente nel 1983. Pochi minuti fa la madre di Pamela è entrata nel palazzo della corte di Cassazione per seguire il dibattimento.Poco dopo le persone presenti al presidio hanno sistemato altri striscioni bianchi con scritte rosse sulla strada.

 

In piazza anche Pietro Orlandi

"Pamela voleva vivere e dei mostri le hanno spezzato tutti i sogni" e "il disagio non può essere un alibi per un massacro" oppure "dopo 5 anni stiamo ancora aspettando giustizia": sono alcuni dei testi riportati sui teli bianchi. Arrivando Pietro Orlandi, quindi, ha spiegato: "Essere qui per dare solidarietà ad Alessandra è il minimo. E' una persona rimasta sola, non è più seguita da nessuno, nonostante questo sia l'omicidio più terrificante che io ricordi. Mi auguro che oggi, dopo sei anni, trovi giustizia al cento per cento. Mi sembra una cosa assurda che una madre dopo sei anni debba ancora stare qui, a sperare, che ci sia giustizia per sua figlia. Nessuno può comprendere il dolore che prova e penso se lo porterà sempre dietro, la giustizia e la certezza della pena sicuramente non è un conforto ma mi auguro che le dia un minimo di serenità".