Paradiso Roma: il volume di Masneri che mette a nudo la città e inchioda i romani e la monnezza

La recensione. In libreria il romanzo pirotecnico di Michele Masneri: uomini e donne strozzati dallo stile del "giorno dopo"

di Patrizio J. Macci
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Roma

Per capire fino in fondo Roma ad oggi esistono oltre alle decine di volumi dei viaggiatori che l’hanno visitata nei secoli, il docufilm di Roberto D’Agostino (in arte Dagospia) “Roma, Santa e dannata”, con i suoi personaggi e tipi umani oramai entrati nella mitologia urbana, e la Grande Bellezza di Sorrentino.

Una sedimentazione antropologica e urbanistica raccontata dagli autori come se parlassero al Marziano di Ennio Flaiano. Roma è l’unica città al mondo dove fino agli Anni novanta è stato demolito molto poco dal punto di vista urbanistico. Si possono ammirare costruzioni di ogni epoca. A Roma si accumula e mantiene l’esistente. Il pirotecnico romanzo di Michele Masneri piomba in libreria in una delle estati più calda del secolo, come quella dell’incipit.

Uno stile di vita da uomini delle palafitte

Oltre ad essere scritto con uno stile frizzante, affollato di contaminazioni linguistiche nobili, immortala in maniera magistrale una masnada di tipi umani improbabili, intrappolati nella patologia che affligge centinaia di persone che vivono nella Capitale con uno stile di vita palafitticolo.  Sono uomini e donne strozzati dall’inerzia che a Roma fa rimandare tutto al giorno successivo: nobili decaduti che si sono venduti tutto tranne il titolo familiare, uno scrittore che ha all’attivo un solo romanzo divenuto nel frattempo introvabile, uno spacciatore di pesce, politici arraffoni che danno feste in terrazza.

Il giornalista milanese travolto dal circo

Un circo di varia umanità nel quale il protagonista, Federico Desideri, giornalista irrisolto in missione da Milano, cerca di realizzare l’intervista con il regista che potrebbe cambiare la sua vita professionale: Mario Maresca premiato con l’Oscar per una pellicola intitolata America Latrina. Bruno Cortona-Vittorio Gassman è il padre naturale di ognuno di questi personaggi squinternati che scelgono di rinchiudersi in una località sul mare che chiamano Paradiso. Minacciati dalla perenne scarsità di fondi, si trovano a dover fronteggiare anche la morte improvvisa dello scrittore che con la sua fama e i suoi contatti difende la loro oasi. Paradiso o inferno che sia, a deciderlo è il lettore, come una fotografia che sbiadisce le pagine di Masneri si schiantano in un finale che potrebbe essere proprio quello riservato all’Urbe: evitando di svelarlo sarà invece la “monnezza” la protagonista storica vista la tendenza (pensa il vostro recensore). Senza nulla togliere all’ecpirosi ecologica delle ultime vulcaniche pagine che dipinge una Roma immortale.


MICHELE MASNERI
Paradiso
ADELPHI