Parco di Colli d'Oro, abbattuto l'ecomostro: ecco quello come diventerà

Demolita la struttura in cemento, i cui lavori furono avviati nel 2012 e subito dopo interrotti, lasciando un vero e proprio scempio al quartiere di Labaro

di David Perugia
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La demolizione dell'ecomostro
Roma

Addio all’ecomostro di cemento nel Parco di Colli d’Oro di Labaro e benvenuta riqualificazione. Con il sopralluogo di oggi - venerdì 21 giugno - al cantiere con il Sindaco Roberto Gualtieri, l’Assessore capitolino Alessandro Onorato e la Giunta del Municipio XV, si è giunti al primo tanto atteso traguardo.

La demolizione definitiva della struttura in cemento, i cui lavori furono avviati nel 2012 e subito dopo interrotti, lasciando un vero e proprio scempio al quartiere di Labaro. Così il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati.

Una ferita

“Una ferita per una delle nostre periferie – spiega il presidente del XV Municipio, Daniele Torquati – su cui riprendemmo a lavorare immediatamente nel corso della nostra prima consiliatura, purtroppo breve e incompiuta, riuscendo solamente a revocare la concessione e a restituire il parco alla cittadinanza, assegnandolo al Dipartimento Ambiente. Nei cinque anni successivi poi, con l’area del palazzetto rimasta a disposizione del Dipartimento allo Sport, il parco è rimasto fruibile, ma nessun passo è stato fatto per il mostro di cemento, nonostante le tante promesse e il tanto clamore fatto in campagna elettorale”.

Progetto per lo Sport

Una soluzione, insiste Torquati, “trovata dall’attuale Amministrazione comunale che nel 2022 ha inserito Colli d’Oro nell’ambito del progetto “Sport e Inclusione” del Pnrr per la riqualificazione urbana, dichiarato poi ammissibile. Un percorso partecipato con la cittadinanza sin dall’inizio, per la condivisione del progetto, all’epoca ancora da definire, e l’elaborazione di proposte da parte del Municipio e della Comunità”.

Tutto ecosostenibile

Ancora il minisindaco: “L’abbattimento del mostro di cemento a prescindere dall’esito del Pnrr; la realizzazione di una nuova struttura ridimensionata rispetto al precedente progetto e a misura delle serie minori per le competizioni sportive; l’utilizzo di materiali ecosostenibili; la realizzazione di un impianto pubblico; il divieto di sottrarre anche un solo centimetro quadrato di Parco per il cantiere dell’impianto sportivo; la realizzazione di nuovi parcheggi nell’area di Via Lusevera; la realizzazione di due percorsi pedonali di collegamento con la scuola di Largo Castelseprio e con Via Dalmine, così da ricucire i quartieri; la piantumazione di nuove alberature. Tutte richieste diventate per noi principi inderogabili; tutte accolte dal Dipartimento e dall’Assessorato allo Sport, che ringrazio”.