Per i romani la stangata dopo l'estate: frutta e verdura a prezzi folli

Gli effetti del caro-carburanti e il meteo folle che sta colpendo l'Italia potrebbero far aumentare i costi della verdura almeno del 20%

di Franco Pasqualetti
Roma

notiziatesto

Un rientro dalle vacanze da brividi. Brutta sorpresa per i romani a settembre: l'effetto del caro-benzina e il meteo folle che sta colpendo l'Italia potrebbero far aumentare i costi della verdura di almeno il 20%. Un po' meno dura la stangata sulla frutta, dove l'impatto potrebbe attestarsi sul 13,9%.

Emergenza spesa

Nella nostra regione circa l’88% della merce che arriva nei mercati e supermercati viaggia su strada e l’aumento record di benzina e diesel comincia a farsi già sentire. Quello del fresco è il settore che risentirà più dei prezzi di benzina e gasolio ma i rincari non risparmieranno quasi nessun prodotto, dalla carne, al riso, dall’olio di oliva ai formaggi duri come il pecorino romano e il Grana Padano, dalle uova alla farina. Insomma, si prepara un vero e proprio salasso nel carrello della spesa.

Allarme di Coldiretti

A lanciare l'allarme anche il Presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri. "Sicuramente il caro carburanti avrà una ricaduta importante sui prezzi di frutta e verdura, fortunatamente gli agricoltori hanno i costi ridotti per i carburanti agricoli senza accise altrimenti sarebbe stato un vero dramma. Ma quello che ci sta preoccupando è anche il fattore meteo. E' infatti previsto un crollo delle temperature di 10 gradi dalla prossima settimana. Questo mette a rischio i raccolti stagionali e quindi è inevitabile una ricaduta sui costi".

Vendemmia a rischio

Altro dramma riguarda il vino del Lazio. E qui il responsabile è il clima impazzito di questa stagione. Ai Castelli Romani sono andati distrutti i raccolti di oltre 900 ettari di terreno che hanno compromesso i vitigni della Malvasia, del Trebbiano, Sangiovese e Montepulciano e, tra le altre, le produzioni di vino Doc Frascati, Doc Castelli Romani, Doc Minori e Igt Lazio. In quest’area, spiega la Coldiretti, la distribuzione dell’infezione è ancora in evoluzione e il bilancio potrebbe essere anche peggiore di quello stimato tra il 20 e il 90%. "La situazione è preoccupante - spiega David Granieri - e il raccolto è quasi completamente compromesso. E’ necessario intervenire con un sostegno immediato alle aziende agricole e non solo alle cantine. I nostri agricoltori hanno bisogno di essere supportati".

Un rientro dalle vacanze da brividi. Brutta sorpresa per i romani a settembre: l'effetto del caro-benzina e il meteo folle che sta colpendo l'Italia potrebbero far aumentare i costi della verdura di almeno il 20%. Un po' meno dura la stangata sulla frutta, dove l'impatto potrebbe attestarsi sul 13,9%.

Emergenza spesa

Nella nostra regione circa l’88% della merce che arriva nei mercati e supermercati viaggia su strada e l’aumento record di benzina e diesel comincia a farsi già sentire. Quello del fresco è il settore che risentirà più dei prezzi di benzina e gasolio ma i rincari non risparmieranno quasi nessun prodotto, dalla carne, al riso, dall’olio di oliva ai formaggi duri come il pecorino romano e il Grana Padano, dalle uova alla farina. Insomma, si prepara un vero e proprio salasso nel carrello della spesa.

Allarme di Coldiretti

A lanciare l'allarme anche il Presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri. "Sicuramente il caro carburanti avrà una ricaduta importante sui prezzi di frutta e verdura, fortunatamente gli agricoltori hanno i costi ridotti per i carburanti agricoli senza accise altrimenti sarebbe stato un vero dramma. Ma quello che ci sta preoccupando è anche il fattore meteo. E' infatti previsto un crollo delle temperature di 10 gradi dalla prossima settimana. Questo mette a rischio i raccolti stagionali e quindi è inevitabile una ricaduta sui costi".

Vendemmia a rischio

Altro dramma riguarda il vino del Lazio. E qui il responsabile è il clima impazzito di questa stagione. Ai Castelli Romani sono andati distrutti i raccolti di oltre 900 ettari di terreno che hanno compromesso i vitigni della Malvasia, del Trebbiano, Sangiovese e Montepulciano e, tra le altre, le produzioni di vino Doc Frascati, Doc Castelli Romani, Doc Minori e Igt Lazio. In quest’area, spiega la Coldiretti, la distribuzione dell’infezione è ancora in evoluzione e il bilancio potrebbe essere anche peggiore di quello stimato tra il 20 e il 90%. "La situazione è preoccupante - spiega David Granieri - e il raccolto è quasi completamente compromesso. E’ necessario intervenire con un sostegno immediato alle aziende agricole e non solo alle cantine. I nostri agricoltori hanno bisogno di essere supportati".

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