Per la Deposizione del Romanino, base d'asta 470 mila euro. Si aggiudica il 27

Giovedì 27 a Roma va all'asta la Deposizione di Cristo nel sepolcro di Girolamo Romanino: l'opera esposta a Palazzo Caetani Lovatelli sino al 26

Girolamo omanino all'asta a Roma
Roma

E' in mostra sino al 26 a Palazzo Caetani Lovatelli la Deposizione di Cristo nel sepolcro, l'opera di Girolamo Romanino, che giovedì 27 andrà all'asta con una stima compresa tra i 470 mila euro e i 620 mila.

La "Deposizione di Cristo nel sepolcro", capolavoro inedito di Girolamo Romanino (Brescia, 1484 - 1566) è uno dei dipinti più importante comparsi negli ultimi anni sul mercato italiano degli Old Masters: lo mette all'incanto la casa d'aste Bertolami Fine Art nella sua prossima vendita di pittura antica, programmata per giovedì 27 aprile a Roma, con una stima di 470.000/620.000 euro. L'opera, un olio su tela delle dimensioni di 102×80 cm, sarà esposta al pubblico nelle sale della sede romana di Bertolami, a Palazzo Caetani Lovatelli, sino al 26 aprile.

E pensare che si considerava un'opera anonima

Racconta Luca Bortolotti, responsabile del dipartimento di Old Masters di Bertolami Fine Art: "Nel campo dell'arte antica le attribuzioni troppo generose si sprecano. Nel caso però di questo superbo olio su tela che già alla prima osservazione denuncia le qualità del capolavoro, le cose sono in prima battuta andate nella direzione di una sorprendente sottovalutazione. Descritto nei suoi precedenti passaggi sul mercato come opera anonima di scuola lombarda del XVI secolo, è stato di recente sottoposto dal suo attuale proprietario al giudizio, separato, dei due massimi esperti della pittura di quell'area, Alessandro Nava e Francesco Frangi, e da entrambi senza perplessità riconosciuto come opera sicura di Girolamo Romanino. Nessuna delle annose, appassionate polemiche che solitamente dividono la comunità degli studiosi in presenza di attribuzioni così importanti ha accompagnato la scoperta, data da tutti per certa".

Nava e Frangi, quest'ultimo in procinto di pubblicare uno studio sull'opera, si mostrano inoltre concordi nel collocarla ai vertici della produzione di Romanino, il sommo maestro della felicissima congiuntura stabilitasi tra pittura veneta e pittura lombarda negli anni cui il settore orientale della Lombardia era territorio della Serenissima.

Tags:
arte romaaste romabertolami fine artgirolamo romaninola deposizione di cristo nel sepolcro