Porta Santa e Giubileo, a Roma sale la tensione: “accoglienza, cortesia e rigore”, in 150 pagine il “piano sicurezza”

Controllo del territorio e gestione della sicurezza in occasione dei singoli eventi sono i due i binari lungo i quali la macchina della sicurezza concepita dalla Questura si muoverà. Il test l'8 dicembre

Roma

Giubileo, apertura Porta Santa e Basiliche ma anche centro storico e sicurezza informnatica: il piano per la Sicurezza dell'anno Santo è stato formalizzato e varato.

È un documento di circa 150 pagine che disciplina la pianificazione dei profili securitari che interesseranno la Capitale durante tutto il periodo giubilare: “accoglienza, cortesia e rigore” saranno le parole chiave da cui muoverà la macchina della sicurezza.

Da porti e aeroporti sino al centro città con strutture concentriche

È un vero e proprio network di competenze, che andrà ad interessare l’intera area urbana e che, a tappe concentriche, a partire dalle aree più periferiche, degraderà, poi, fino a raggiungere il cuore della città: si partirà dai principali hub logistici – tra cui aeroporti ed il porto di Civitavecchia –, per poi procedere lungo gli itinerari viari e ferroviari utili a raggiungere la città. 

Controllo e gestione eventi

Controllo del territorio e gestione della sicurezza in occasione dei singoli eventi sono i due i binari lungo i quali la macchina della sicurezza concepita dalla Questura si muoverà. Grazie ai rinforzi assicurati dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza sarà potenziato il dispositivo di controllo del territorio nell’arco dell’intero anno, con pattuglie dedicate, alle quali sarà affidato il controllo delle aree a ridosso delle basiliche giubilari.

 

 

Quindi, si passa al centro storico, al cd. Tridente, nel cui perimetro sono state disegnate tre direttrici che vedranno equipaggi impegnati per la tutela dei pellegrini ed allo stesso tempo dei turisti.  A concorrere anche i Reparti Prevenzione Crimine e le Squadre di intervento rapido rispettivamente della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri. Come anelli di una catena, le risorse descritte si andranno a saldare all’operato della Polizia ferroviaria, della Polizia stradale e delle Polizie di Frontiera della Polizia di Stato, ciascuna in ragione della specificità delle competenze, e del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale.

I presidi fissi

Non mancheranno risorse per offrire ai pellegrini la giusta accoglienza. Uffici mobili della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri saranno, infatti, dislocati in diversi punti della città e dei siti giubilari, tra cui piazza Pia, piazza Risorgimento, piazza di Spagna, nonché presso la Basilica di S. Paolo fuori le Mura e presso la Basilica di S. Giovanni in Laterano. Anche il comparto difesa non farà mancare il suo apporto. Attraverso il potenziamento dell’operazione Strade Sicure i militari dell’Esercito italiano concorreranno con il presidio fisso delle stazioni metropolitane, in particolare di quelle serventi le basiliche giubilari, nonché i siti a maggiore attrazione turistica per la vicinanza con siti culturali. 

Gli appuntamenti della Santa Sede

Il secondo binario lungo il quale viaggerà la macchina della sicurezza giubilare è quella dei singoli appuntamenti calendarizzati dalla Casa Pontificia. Per ciascuno di essi sarà pianificato e messo a punto un dedicato dispositivo di sicurezza che si articolerà nella tripartizione delle aree interessate in diverse zone, rispettivamente l’area di rispetto, l’area riservata e l’area di massima sicurezza, ciascuna caratterizzata da un crescente gradiente securitario e da corrispondenti controlli. Il piano di sicurezza, in base al profilo dei singoli appuntamenti, sarà poi integrato dal dispiegamento di assetti speciali, tra i quali sia i reparti specialistici della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, anche con l’orizzonte rivolto alla prevenzione della minaccia terroristica, sia mediante l’istallazione di postazioni anti-drone a cura dei competenti comparti delle forze armate.

Massima allerta per la sicurezza cibernetica

Al Centro per la sicurezza cibernetica sarà invece affidata la tutela “virtuale” dei singoli eventi e delle infrastrutture informatiche strategiche del Paese, anche in stretto raccordo con il CNAIPIC (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) della Polizia postale. La caratura internazionale del pubblico atteso nella Capitale in occasione del programma giubilare vedrà altresì in campo pattugliamenti congiunti che le Forze di polizia italiane andranno ad attuare insieme con operatori delle polizie estere individuate nella cornice dei canali di cooperazione di polizia internazionali. Il maggiore impiego, in termini di Paesi terzi coinvolti, sarà sicuramente previsto in occasione del Giubileo dei giovani, che si svolgerà, come noto, in località Tor vergata nel periodo estivo. Non sarà trascurata, poi, la vigilanza del Tevere, che sarà affidata alla Polizia fluviale della Questura capitolina, con il concorso dei natanti della Guardia di Finanza.

Il ruolo e il coordinamento dei volontari

A completare la macchina della sicurezza si inserisce poi l’ingranaggio del volontariato, composto da molteplici enti che vanno dall’Opera romana pellegrinaggi, all’Unitalsi, fino alle associazioni del terzo settore facenti capo all’Arma dei carabinieri ed alla Polizia di Stato, che concorreranno nei servizi offrendo ogni misura utile ad assistere i pellegrini che raggiungeranno le mete giubilari, all’insegna di una cultura e di un impegno civico da sempre prezioso per l’intera collettività.

Il sistema di coordinamento nella fase di gestione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica sarà incardinato presso il Centro per la Gestione della Sicurezza dell’Evento dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Roma, al fine di garantire l’efficacia del flusso informativo tra le Forze di Polizia, le Amministrazioni e gli Enti chiamati a concorrere e che assicurerà la concertazione di tutte le Forze in campo anche in occasione di tutti gli eventi concomitanti che interesseranno la Capitale durante l’intero periodo giubilare.

Ad oggi sono censiti 62 macro eventi rilevanti sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica nella Capitale.Il piano per la sicurezza è stato condiviso anche con i delegati delle ambasciate presso lo Stato Italiano attestate nella Capitale, al fine di garantire ogni utile informazione a beneficio dei pellegrini stranieri attesi nella Capitale.

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